Rimpasto, entra la terza gamba

POLITICA – Nel corso del Consiglio dei ministri, che si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi, il Presidente Berlusconi ha annunciato l’intenzione di nominare ben nove nuovi Sottosegretari di Stato. Vengono così “ricompensati”, quanti in questi mesi hanno garantito la sopravvivenza del Governo.
Per Massimo D’Alema si tratta delle “Prime misure concrete del governo Berlusconi contro il dramma della disoccupazione. Saranno contenti quei 19”. Oltre alla nomina di questi nuovi sottosegretari il premier ha dato l’annuncio dell’indicazione di altri dieci sottosegretari in un prossimo futuro.
Per Berlusconi è “fuori luogo l’ironia che viene fatta sulla nomina dei sottosegretari”. I sottosegretari, ha spiegato il Presidente del Consiglio “fanno parte del gruppo che rappresenta la terza gamba del governo, al posto del Fli che si é portato all’opposizione. Il Fli ha liberato posti nel governo ed é logico assegnarli al gruppo che ha sostituito il Fli e che ci consente di avere in Parlamento una maggioranza coesa e sicura per fare le riforme”.
Al Ministero delle infrastrutture e trasporti: on. Aurelio Salvatore MISITI, ex Idv, passato all’Mpa;al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: on. Roberto ROSSO;
al Ministero del lavoro e politiche sociali: on.Luca BELLOTTI;
al Ministero dello sviluppo economico: on. Daniela MELCHIORRE, ex sottosegretario alla Giustizia per il centrosinistra, leader dei Liberaldemocratici;
al Ministero dello sviluppo economico on. Catia POLIDORI passata dal Pdl al Fli e tornata in maggioranza, risultando decisiva nella votazione di fiducia dello scorso dicembre;
al Ministero dell’economia e finanze: on. Bruno CESARIO e sen. Antonio GENTILE;
al Ministero dell’ambiente: on. Giampiero CATONE;
L’avv. Sonia VIALE,Lega Nord, già Sottosegretario all’economia e finanze, diventa Sottosegretario all’Interno, lei è responsabile del tavolo che dovrebbe gestire le misure compensative per Lampedusa, non è chiaro se manterrà questo incarico anche all’Interno.
Infine, arriva al Ministero per i beni e le attività culturali il senatore Riccardo VILLARI, espulso dal Pd, nel 2008, dopo che fu eletto Presidente della vigilanza Rai, con i voti del Pdl. Per lui, a marzo, avevamo ipotizzato la Presidenza della commissione Cultura del Senato, ci siamo sbagliati, di poco ma ci siamo sbagliati.
A queste nomine si aggiunge Massimo Calearo, l’industriale veneto eletto alla Camera nel Pd, passato alla maggioranza dopo essere stato nell’Api di Francesco Rutelli. Calearo é stato nominato consigliere personale del presidente del Consiglio per il Commercio estero. In questo modo potrà mantenere – spiegano i bene informati – la presidenza della Calearo Group, la sua azienda di Isola Vicentina.
Fra i nomi che i giornali ed i rumors davano fra i papabili restano fuori Brigandì, che Bossi avrebbe voluto al Governo, dopo la sua espulsione dal Csm e Francesco Pionati, Adc, che sarebbe rimasto vittima del fuoco amico e dei desiderata di Bonaiuti, ansioso di traslocare al ministero delle comunicazioni.
Sembrano rientrati, almeno per il momento, i malumori di Scajola, che dopo le amministrative potrebbe ritornare alla carica per qualche incarico nel partito. Il ministero Berlusconi sarà ulteriormente allargato, di ben altri dieci posti, dopo l’approvazione di una modifica legislativa che consentirà di aggirare i limiti imposti dalla legge Bassanini. Qualcuno può continuare a sperare.

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