Alla FAM Gallery in mostra “Buchi neri e Pieghe Cosmiche”

Alla FAM Gallery in mostra “Buchi neri e Pieghe Cosmiche”

Arrivano alla FAM Gallery di Agrigento otto raffinate e per certi versi profetiche opere di Michele Cossyro protagoniste della mostra “Buchi neri e pieghe cosmiche”, con la presentazione di Bruno Corà. Prima di arrivare ad Agrigento le opere sono state esposte a Roma, alla Camera dei Deputati lo scorso mese di Marzo. La mostra verrà inaugurata il 18 Giugno e sarà visitabile sino al 24 Luglio.
Quella di Agrigento, concepita come una “riduzione” dell’esposizione romana, sarà un’opportunità straordinaria per provare a curiosare e fantasticare sulle più recenti e misteriose scoperte dell’universo siderale: i buchi neri, appunto, e quelle onde gravitazionali intuite da Einstein e recentemente confermate dagli scienziati la cui rappresentazione tridimensionale Cossyro sembra avere sorprendentemente anticipato sin dai primi anni Duemila. Il riferimento è al ciclo dei Black Holes: opere realizzate  con tecniche artigianali tramite legni d’ulivo successivamente lavorati a listelli e intrecciati alla stessa maniera dei pescatori che realizzavano le “nasse”. Proprio il reticolo di queste forme sembra rievocare le linee, le trame dei campi gravitazionali e quelle curve – le stramature – che piegano lo spazio.
Il ciclo dei buchi neri (2010-2016) concepiti e realizzati da Cossyro con tessere vitree e ardesia, e collocati sul pavimento sopra lastre di acciaio inox lucidato a specchio o sospesi in aria, consente di prendere visione e coscienza di una realtà altrimenti invisibile poiché riferita a fenomeni astronomici aventi una massa di numerose migliaia di volte superiore a quella del sole strutturalmente munita di una velocità in grado di inghiottire la luce e pertanto non consentendo la sua diffusione”.
Premonizione, profezia, preveggenza o intuizione casuale? In una recente conversazione raccolta da Paolo Minacori, direttore artistico di FAM Gallery, Cossyro si schermisce e ironizza con chi lo definisce un “chiaroveggente”: “L’arte anticipa tutto – dice l’artista – lo fa anche  Italo Calvino nel suo elogio alla leggerezza: ogni collegamento nell’Universo sembra ci voglia dimostrare che il mondo si regge su entità sottilissime, come i messaggi del DNA, gli impulsi dei neuroni, i quarks, i neutrini vaganti nello spazio dall’inizio dei tempi… Sono i medesimi “fili” sottili che collegano i suoi oggetti ideali (qualcuno direbbe “surreali”) che prendono forma e allo stesso tempo si dissolvono, percezione di ciò che è minuto, mobile e leggero, nelle fisarmoniche, nei reticoli, perfino nelle linee spirali dei suoi buchi neri”.
La luce e il buio cosmico, il dialogo fra opposti – qui nel contesto quasi visionario della fisica universale – tornano protagonisti nelle opere di Cossyro come in tempi meno recenti il contrasto fra bronzo e legno, conflitto di materie nemiche che Cossyro allea in un solo oggetto. La luce-colore diventa protagonista non solo dal punto di vista metaforico e concettuale, ma anche responsabile della realizzazione di un organismo elaborato, complesso, strutturato in una creazione plastica che investe lo spazio”.
In mostra sarà disponibile il libro Michele Cossyro Black Holes con testo critico di Bruno Corà, editore KAPPABIT.

APERTURA MOSTRA:
18 giugno | 24 luglio 2016
Orari: martedì venerdì 17.30 – 20.30
Sabato domenica 11.00 – 13.00 |17.30 – 20.30
Lunedì chiuso» red
15 giugno 2016

 

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