Lo chef Pietro D’Agostino presenta a Milano l’AranciMonamour

Lo chef Pietro D’Agostino presenta a Milano l’AranciMonamour

All’Italian Gourmet di Milano, appena consacrata capitale del food made in Italy, arriva anche l’ultima novità dello chef stellato Pietro D’Agostino, patron de la Capinera di Taormina, che trasforma l’arancino in una proposta innovativa ai sapori di mare; il piatto è preparato con un ragù di seppioline e una base di riso Artemide, condito con finocchietto selvatico, agrumi, mandorle, basilico e caviale di lumaca madonita.

Smontiamo la diatriba tra femminile e maschile– ha spiegato lo chef D’Agostino – perchè non lo abbiamo chiamato né arancino né arancina ma è diventato semplicemente AranciMonamour, e ci abbiamo messo dentro tutta la Sicilia”.  Un classico della cucina italiana reinterpretato in chiave contemporanea e presentato in versione finger.

d'agostino chiara maciSul palcoscenico di Italian Gourmet sono saliti non solo ventuno tra i migliori chef della cucina tricolore, ma anche i più affermati maestri pasticceri, i più prestigiosi critici ed esperti di cibo e materie prime, le aziende più qualificate, che hanno coinvolto il pubblico in un fittissimo programma di attività; master class e show cooking, incontri, dibattiti culturali.
Tra i relatori Enrico Bartolini, Iginio Massari e Davide Oldani e Chiara Maci, una delle food blogger più amate in Italia che non ha nascosto di aver molto apprezzato l’aranciMonamour.

Ma Italian Gourmet è stato anche il mercato delle eccellenze: un’area dove scoprire, acquistare e degustare prodotti gourmand e vere e proprie rarità. Uno spazio in cui lo chef D’Agostino ha potuto anche presentare per la prima al grande pubblico il neonato marchio “IO Pietro D’Agostino”, una speciale selezione di prodotti, in cui lo chef ha messo il cuore e la firma, selezionando personalmente i migliori sapori siciliani, gli stessi utilizzati nella sua cucina, da gustare dentro il locale o da portare a casa, con lo spirito che abbraccia ricercatezza e semplicità: un olio nocellara dell’Etna, un vino di Pantelleria doc, un grillo di Marsala, il miele di Zafferana etnea (sulla selvatica e ficodindia) e una pasta, mezzo pacchero, realizzata con grani siciliani.» red
10 maggio 2017


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