Donne concrete

POLITICA – Le donne del Popole della libertà rispondono alla piazza del 13 febbraio, e “se non ora quando?” si saranno chieste. “Fattore D”, la prima Conferenza nazionale del Pdl sul lavoro e l’occupazione femminile è l’occasione per esporre il programma del partito e quanto fin qui fatto dal Governo. L’iniziativa, si è tenuta ieri a Roma, all’invito delle organizzatrici, Barbara Saltamartini e Beatrice Lorenzin, hanno risposto tutte le ministre e deputate pidielline: Giorgia Meloni, Mara Carfagna, Vittoria Brambilla, Maria Stella Gelmini, Gabriella Carlucci (“la più fotografata” raccontano le cronache), uniche assenti (ma giustificata) Stefania Prestigiacomo e Daniela Santanché.
Le vicende personali del premier hanno senza dubbio messo in difficoltà il Governo ed il ruolo delle donne nel centrodestra. Giorgia Meloni, non perde l’occasione per dettare la linea a tutte le colleghe: “Non siamo oche né guerrigliere e non ci prestiamo a questa patetica guerra tra donne. La concretezza – continua il ministro della gioventù – è il nostro modo di fare politica, non ci smuovono gli insulti e il disprezzo di chi, se va bene ci chiama esaltate o prostitute, se v amale gallinelle del potere”.
La senatrice Cinzia Bonfrisco rivendica “Siamo le più brave, le più capaci, non accettiamo lezioni di morale da nessuna”. La Gelmini e la Brambilla sparano, ad alzo zero, sulle donne scese in piazza e su quelle che vi scenderanno il prossimo 8 marzo. Mara Carfagna mantine un profilo più istituzionale “Ci troviamo qui per rivendicare con orgoglio tutto quello che il nostro governo fa in favore delle donne”.

Da non perdere il resoconto del Corriere:
Corriere della Sera – 6 marzo, pag. 9
“NE’ OCHE, NE’ GUERRIGLIERE: SIAMO DONNE CONCRETE” di Giovanna Cavalli

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