Fondi Fas, Governo battuto sugli aiuti al Mezzogiorno

Il Governo è stato battuto alla Camera dei Deputati su una votazione nel corso dell’esame delle mozioni sull’occupazione nel Mezzogiorno.
Nel momento in cui è stata messa in votazione una parte della mozione del Pd, a prima firma Sergio D’Antoni, su cui il sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli aveva dato parere negativo.

Alla prova del voto, i si sono stati 269 contro i 257 no. Alla luce del risultato i deputati del Pd a quel punto hanno esultato alzandosi in piedi e applaudendo. La mozione approvata impegna il Governo “a reintegrare le risorse impegnate del Fondo per le aree sottoutilizzate per destinarle a un programma mirato al rilancio del tessuto produttivo meridionale e, conseguentemente, dei livelli occupazionali del Mezzogiorno, ripristinando a tal fine un meccanismo di fiscalità di sviluppo concreto ed efficace quale è l’automatismo del credito d’imposta per i nuovi investimenti nel Mezzogiorno”.

La seconda parte della mozione D’Antoni (approvata poi) ha invece avuto parere favorevole dal Governo.Con questa parte della mozione l’esecutivo è impegnato “a finanziare un piano volto a inserire nel mercato del lavoro almeno 100 mila giovani diplomati e laureati delle otto regioni del Mezzogiorno mediante stage presso imprese private, a tal fine prevedendo un compenso mensile a carico dello Stato per un periodo non inferiore a sei mesi, cui aggiungere un incentivo di 3.000 euro a favore dell’azienda in caso di assunzione a tempo indeterminato”. Grazie alla mozione Palazzo Chigi dovrà “ predisporre in tempi rapidi un piano organico di riforma degli ammortizzatori sociali, che includa lavoratori a progetto, parasubordinati, lavoratori atipici e le altre categorie contrattuali attualmente escluse da ogni copertura, garantendo almeno il 60 per cento del reddito percepito nell’ultimo anno”.

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