Humies 2013: medaglia d’oro ai ricercatori dell’ESA

Humies 2013: medaglia d’oro ai ricercatori dell’ESA

Alcuni ricercatori dell’AdvancedConcepts Team(ACT) dell’AgenziaSpazialeEuropea(ESA) hanno ricevuto il prestigioso premio “Humie” per il loro uso del calcolo evolutivo nella pianificazione della traiettoria di un veicolo spaziale intorno alle principali lune di Giove.
I ricercatori dell’ACT, guidati dall’italiano Dario Izzo, hanno ricevuto la Medaglia d’Oro Humie ed il “best paper award” durante la conferenza annuale “Genetic and Evolutionary Computation Conference (GECCO)”, che si è svolta ad Amsterdam dal 6 all’10 luglio 2013.
Fondati nel 2004, gli Humie Awards premiano risultati “human-competitive” prodotti da forme di computazione genetica o evolutiva. Tali tecniche simulano i principi darwiniani di selezione naturale così da creare soluzioni tecniche che evolvono in più generazioni verso qualità sempre migliori.
“Il calcolo genetico ed evolutivo avrà un ruolo sempre più importante nell’ingegneria spaziale nei prossimi anni, ci stiamo preparando per un tale futuro”, ha spiegato Dario Izzo, coordinatore scientifico dell’ACT.
Abbiamo seguito questo approccio per la progettazione di una traiettoria interplanetaria intorno alle lune galileiane di Giove, un tema già di interesse per le agenzie spaziali mondiali attraverso missioni come JEO della NASA e la prossima Jupiter Icy Moons Exp lorer dell’Agenzia Spaziale Europea, JUICE”.
Scoperte da Galileo Galilei con il suo cannocchiale nel 1610, queste quattro Lune – Io, Europa, Ganimede e Callisto – sono le più grandi tra le decine di lune del gigante gassoso Giove.
La loro mappatura totale è stata la sfida lanciata durante lo scorso anno durante la competizione Global Trajectory Optimization Competition (GTOC), organizzata dalla NASA – Jet Propulsion Laboratory (JPL) – un evento regolare originariamente fondato dall’ ACT, ed anche noto come “La Coppa America della scienza aerospaziale”.
“Questo concorso è stato vinto quest’anno e per la seconda volta da un team italiano proveniente dal Politecnico di Torino e dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. La loro traiettoria, progettata ‘classicamente’, è incredibile. Noi abbiamo deciso di vedere se il calcolo evolutivo poteva fare di meglio”, ha spiegato Dario Izzo.
“Ciò ha comportato la codifica dell’intera traiettoria nell’equivalente elettronico di un cromosoma, con i vari valori che rappresentano i geni. Le soluzioni possibili sono quindi mutate ed incrociate durante varie generazioni simulate e sottoposte ad una pressione evolutiva che porta verso il loro miglioramento. Il nostro risultato, a sorpresa, è stato un miglioramento notevole rispetto quella, pur incredibile, soluzione che ha vinto la competizione”
“Affinché un tale approccio funzioni in generale, un problema deve essere descritto e codificato come un sistema in cui l’evoluzione può avere luogo”. Dario Izzo ha concluso “Una volta fatto ciò, il processo può procedere senza il coinvolgimento umano attivo”.
31 luglio 2013

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