Musica, Intervista a Molla: pronti per il suo “365”?

Musica, Intervista a Molla: pronti per il suo “365”?

Luca viene dalla Puglia, è della classe 1983, in arte si fa chiamare Molla ed è “un compositore, interprete e musicista polistrumentista, le cui esibizioni, intese come rappresentazioni del suo mondo, vedono il palco come un parco giochi di energia tra lui e il pubblico”, come si può leggere dalla sua pagina Facebook facebook.com/mollamusica
Da poco è uscito “365” e nel corso degli ultimi 365 giorni ha accumulato una serie di esperienze che lo hanno portato ad essere l’artista che in questi giorni e nei prossimi girerà quanto più possibile l’Italia per far conoscere la sua musica e la sua inarrestabile quantità di energia positiva.

Chi è Molla e come ti descriveresti a chi ancora non ti conosce?
Molla è un cantautore con una passione per i ritornelli; è un ragazzo che ha sempre fatto solo musica nella vita, dimenticandosi anche molto spesso di andare a scuola; è una spugna piena di emozioni belle, di tramonti, di esperienze importanti su palchi importanti, di ritmo e voce.

Come è nato “365”?
“365” è nato dopo questi due anni di tour, in cui ho confermato che l’unica cosa che tocco, penso, creo ogni giorno è la musica. Una nota di tastiera di passaggio in un negozio di strumenti, un rullo di tamburi sul cruscotto della macchina, un testo nato alle 4 di notte, la preparazione per un live, il rispondere alle domande per un’intervista, fotografare e farsi fotografare… è tutto musica, 365 giorni all’anno.

Quale sensazione vorresti rimanesse a chi ascolta il tuo album?
“…ma come ha fatto? mi conosce?”, “qualcuno gli ha raccontato la mia storia?”. In altre parole, la sensazione di rivedersi nei miei racconti.

Fonti di ispirazione e idoli incontrastati che hanno influenzato il tuo modo di fare musica?
Idolo incontrastato è sempre lui: Lorenzo Jovanotti. Le fonti di ispirazione sono diverse, e giusto per citarne qualcuno: DiMartino, Brunori, Ghemon, La rappresentante di Lista, Negramaro, Moltheni, Carmen Consoli, Keane, Selton, Levante, Bianco, Fabi, Erica Mou, Marracash, Salmo e tanti altri.

Cosa ami maggiormente della dimensione live?
Gli sguardi con i miei musicisti, l’attimo prima di salire e quando la gente ride, sia mentre canta sia per i miei racconti stupidi.

Sogni nel cassetto e speranze per il breve termine?
Sogno di poter ballare come Kanye West e di poter dare un bacio sul braccio a Milly Carlucci, sogno di aprire tutto un tour di un artista che mi piace tantissimo e spero che questo 2016 possa continuare come è iniziato: UNA BOMBA!

Cosa cambieresti subito di te stesso e cosa non vorresti modificare mai e poi mai neppure sotto tortura?
Vorrei cambiare il mio strano rapporto con i soldi, essere più responsabile; vorrei sapermi vedere meglio e imparare ad essere più snob a volte, ma per me è molto difficile 🙂 Di me non cambierei mai la visione giocosa della vita sul palco e sotto il palco, e non cambierei mai il rispetto che ho per questo lavoro.

Come ti vedi da qui a 10 anni?
Con almeno 400 fans in più, con più concerti in giro da fare, al mio terzo disco e al mio primo musical scritto e interpretato da me. Mi vedo felice con una moglie e una bambina bellissima e sempre senza macchina. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
10 giugno 2016

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