Musica, Gillian Grassie e la magia dell’arpa

Musica, Gillian Grassie e la magia dell’arpa

La delicatezza di Norah Jones unita in certi passaggi alla grinta di Adele ma con un particolare speciale che la rende unica: quello di unire la sua voce al suono dell’arpa, la capacità di sfiorare quelle corde e creare un momento magico, quasi etereo, rendendo il tutto molto soave ma allo stesso tempo sensuale, dolce ma accattivante, capace di coinvolgere e rapire. Gillian Grassie è stata la protagonista dell’ottavo appuntamento con il mONdayLive di Cantunera, a Licata.
Appassionata della Sicilia e del profumo delle sue arance, con un amore profondo per Billie Holiday e il jazz ma anche per la nostra Mina, scrive e compone musica e parole per rendere tangibile ciò che non lo è.

Gillian, come nasce la tua passione per l’arpa?
“Quando ero molto piccola i miei genitori mi leggevano spesso delle favole e delle storie ambientate in Scozia o in Irlanda ma comunque ispirate alla cultura celtica; successivamente sono andata in Scozia con mio padre e la mia famiglia e lì ho fatto conoscenza con il magico suono dell’arpa. La prima volta che mi sono accostata a questo strumento avevo soltanto tre anni, è una passione che mi accompagna da una vita intera. Ho iniziato a prendere lezioni da un insegnante all’età di undici anni, non è stato semplice all’inizio perché non è uno strumento semplice da suonare, e penso sia proprio per questo che non ci sono molte persone che suonino l’arpa.”

La canzone che più ti piace suonare con la tua arpa?
“Sono molte, sicuramente quelle che mi ricordano la mia infanzia, ma non mi stancherei mai di suonare il mio singolo “Back To Your Flat” perché ha molte sfumature diverse, è sensuale ma anche dolce, rappresenta il mio mondo e il mio modo di fare musica.”

Qual è il tua artista preferito?
“Sicuramente Billy Holiday, il suo modo di interpretare il jazz è per me fonte di ispirazione; penso che lei abbia influenzato molto il mio percorso musicale, non sarei diventata la musicista che sono senza le sue canzoni, i suoi suoni, adoro la sua musica.” 

C’è anche un artista italiano tra quelli che ti piace ascoltare?
“Mi piace molto Mina, la sua voce è inconfondibile e le sue canzoni sono veramente belle.”

Questo non è il tuo primo tour in Italia, cosa ti piace del nostro Paese?
“Per abbreviare i tempi potrei rispondere cosa non mi piace! È il mio quarto tour in Italia e ogni volta che torno per me è sempre un’emozione: la gente è ospitale, mi piace il vostro cibo e il vostro vino, soprattutto qui in Sicilia. Oggi mentre viaggiavo da Catania per raggiungere Licata ho visto una vastità di alberi di arance, ho abbassato il finestrino e ho sentito un profumo pazzesco, inebriante.”

Tu hai già inciso due album e due EP, c’è un nuovo progetto in cantiere?
“Si, sto scrivendo le canzoni del nuovo album, adesso il progetto è in standby per via del tour ma non appena rientrerò a casa mi dedicherò al nuovo disco”

Scrivi prima il testo o la musica di una canzone?
“Potrei dire entrambi, quasi contemporaneamente. A volte mi capita di scrivere prima il testo o una parte di esso, altre volte invece scrivo prima la musica, ma le mie canzoni nascono quando il testo incontra la musica e viceversa, preferire una cosa ad un’altra non mi permetterebbe di creare qualcosa di bello. A volte quando mi viene un’ispirazione, e magari non mi trovo a casa, registro la melodia sul mio telefono o se si tratta del testo lo scrivo nella mia agenda e poi unisco le due cose, sono fondamentali entrambi.”

Cosa è per la musica?
“La musica è la parte essenziale della mia vita, è ciò che mi permette di trasformare quello che è astratto in qualcosa di concreto, di rendere reale qualcosa di impalpabile, tangibile ciò che non lo è, dare vita ad un pensiero o ad un emozione attraverso note e parole.”  » Angela Amoroso
11 aprile 2017

 

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