Animali, Uomini & Occasioni: nuovo disco per Daniele Meneghin

Animali, Uomini & Occasioni: nuovo disco per Daniele Meneghin

Chi è Daniele Meneghin e come ti descriveresti a chi ancora non ti conosce?
“Sono una persona che vive e lavora a Nord-Est, terra ricca di “Buonavolontà”, volutamente scritto così. In giovane età ho scelto di lavorare per poter produrre la mia musica, e adesso lo sto facendo. Sono tenace e amo il verbo “fare”, non mi piacciono i vittimismi e da quando ho smesso di lamentarmi il mondo è migliorato tantissimo.”

Quale il tuo punto di forza e quale l’aspetto su cui sai di dover ancora lavorare?
“Scrivo quello che mi va e non devo rendere conto a nessuno, sono spontaneo, schietto, libero. Sicuramente la musica merita rispetto e lo studio è la miglior forma di riverenza.”

Com’è nato “Animali, Uomini & Occasioni”? Com’è avvenuta la selezione dei brani per il disco e la scelta del titolo?
“Da tempo c’era l’idea di fare un disco “suonato in studio” con Osvaldo Di Dio e band. A maggio dell’anno scorso si sono allineate le occasioni e siamo entrati in studio sotto la supervisione di Paolo Iafelice . Avevo in cantiere, da svariati anni, un concept album che volevo intitolare “Animali”, dove parlare dell’uomo attraverso gli occhi degli animali e viceversa. Vista l’occasione di lavorare con Osvaldo e la voglia di incidere anche brani di recente scrittura, ho deciso di unire alcuni testi degli animali con canzoni recenti che parlano del mio essere al mondo. Da qui il titolo “Animali, Uomini & Occasioni”.”

Com’è nata la collaborazione con Osvaldo Di Dio?
“Con Osvaldo ci siamo conosciuti nel 2004 durante la lavorazione del mio secondo album intitolato “Bertoldo si confessa ridendo”. In quell’occasione la cura del disco era stata affidata a Gilberto Martellieri grande musicista, scomparso nel 2015. Osvaldo già collaborava con “Gibo” e li ci siamo conosciuti. Sono davvero contento che la nostra collaborazione prosegua con questi risultati.”

Sogni nel cassetto e speranze per il futuro a breve termine?
“A dir la verità, musicalmente parlando sto già vivendo “il mio futuro”, quello che mi ero posto come obiettivo e cioè la possibilità di incidere le mie canzoni. Voglio continuare a farlo nel breve e nel lungo periodo.”

Artisti di riferimento?

“Sicuramente la mia formazione passa attraverso i grandi della musica d’autore, ma ascolto volentieri di tutto: dai cosiddetti “mainstream” al rap, alla musica straniera. Non ho un vero e proprio riferimento: certo scrivo di quello che vivo e per come lo vivo, di quello che sento e per come lo sento.”

Domanda a cui vorresti rispondere durante le interviste per parlare di qualcosa che ti sta a cuore e che nessuno ti fa?
“Mi sta a cuore sottolineare come il mio bisogno di scrivere canzoni vada oltre il comunicare, come se lo scopo primo fosse il riflettere pensieri senza doverli per forza capire. La canzone nella sua forma pura è come la pioggia: scende senza che tu la possa comandare, tu puoi solo scegliere se riparati o farti bagnare.”

La canzone che maggiormente ti rappresenta in questo momento contingente e perché?
“La canzone che mi rappresenta in assoluto è “Proteggi da me” che è il mio autoritratto in musica, dove parlo del verbo “fare”, come dicevo all’inizio. La più rappresentativa del momento purtroppo continua ad essere “Miracolo” dove racconto dal mio punto di vista l’incredibile capacità che l’uomo ha di esprimere l’odio attraverso la scusa della religione.”

 

Per non perdere nessuna novità su di lui: facebook.com/DanieleMeneghinOfficial » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
1 luglio 2017

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