St. Beaufort, due americani e una passione: il folk

St. Beaufort, due americani e una passione: il folk

Dategli due banjo e porteranno una fresca ventata di folk ovunque voi siate: i St.Beaufort ieri sera a Licata, per il mONdayLive di Cantunera, hanno ricreato un’atmosfera legata alle tipiche sonorità della musica tradizionale americana, folk ma anche bluegrass, un ritmo incalzante per delle melodie a tratti allegre e spensierate, a tratti malinconiche e intime, a conferma del genere musicale scelto per le loro canzoni, ma più che un genere musicale per la band il folk è quasi uno stile di vita.
Mancava un elemento della formazione originale, il chitarrista e fisarmonicista Henric Hungerhoff, ma Dan Wall e Joe Jakubczyk, rispettivamente originari di New York e dell’Arizona, non hanno fatto rimpiangere la sua assenza: il primo si divideva tra banjo e violino, il secondo al banjo contrapponeva la chitarra; entrambi cantanti, all’occorrenza hanno tirato fuori dalle loro tasche anche l’armonica.
Il live è stato scisso in due momenti, come a creare due spettacoli diversi l’uno dall’altro: nella prima parte i St.Beaufort si sono esibiti nella classica versione amplificata, la parte successiva è stata svolta invece in unplugged, creando di fatto un’atmosfera più raccolta.

Come nascono i St. Beaufort?
Joe:La nostra band per caso: nel 2013 ho incontrato Henric in Germania, per le strade di Berlino, mi piaceva come il suono del mio banjo si univa alla sua fisarmonica abbiamo fatto un tour insieme in Europa nel 2014 e le nostre strade si sono incrociate con Dan. Abbiamo trascorso una serata in Svizzera confrontandoci sulla musica, le nostre passioni, quello che volevamo fare e da lì abbiamo deciso di intraprendere questo percorso insieme.”

Da dove proviene la passione per il folk?
Dan: “Per me è una passione che viene da lontano, ho visitato molti anni fa le città di New Orleans e della Lousiana, dove anche per strada c’è gente che suona musica folk con strumenti come la tuba o il banjo, mi hanno molto colpito quelle sonorità, tant’è che ho deciso di iniziare a cimentarmi con questo genere musicale.”
Joe: “Per me è una passione nata ai tempi dell’università: mi sono appassionato all’irish folk e con degli amici abbiamo iniziato a suonare canzoni folk; ho imparato a suonare il banjo attratto dalle sonorità bluegrass che riesce a creare. Credo che suonare musica folk sia anche un modo per riappropiarci delle nostre origini, per non dimenticare mai da dove veniamo.”

Un artista italiano che vi piace?
Dan: “Più che un artista ci piacciono molto i Festival che vengono fatti in Italia che hanno come protagonista la musica folk; in Sicilia sappiamo che c’è una grande cultura di musica tradizionale e abbiamo visto e sentito alcuni spettacoli e concerti legati al mondo folk.”

Cosa c’è nel vostro futuro professionale?
Joe: “Stiamo lavorando al nuovo album che vogliamo assuma una diversa prospettiva rispetto al precedente; nel primo ci siamo concentrati molto sulle sonorità acustiche e strumentali, adesso invece per le nuove canzoni ci stiamo soffermando tanto anche su tutto il resto, abbiamo dei bravi musicisti che ci permetteranno di interpretare al meglio il folk a modo nostro.”

Un oggetto di cui non potreste fare a meno?
Dan:Dire banjo sarebbe scontato! È una bella domanda: pensandoci però, anche se può sembrare scontato, direi che il banjo è un oggetto dal quale mi separo difficilmente.”
Joe: “Potrei dire anche io il banjo ma visto che l’ha già detto lui dico la chitarra!”.» Angela Amoroso
4 aprile 2017

 

 

 

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