Una nuova ‘porcata’?

POLITICA – Si tratta di un film già visto, gli attori sono gli stessi, solo qualcuno ha cambiato ruolo ma il copione non è identico. Si sta riproponendo la stessa situazione dei governi Berlusconi 2001-2006. Allora il centrodestra era privo di una qualsiasi politica economica, i ministri si dimettevano uno dopo l’altro, a causa di una situazione politica insostenibile. Persino Giulio Tremonti fu costretto alle dimissioni dalle continue critiche di Fini. Il centrodestra arrivò logorato alla fine della Legislatura: allora il “traditore”, a cui attribuire le colpe delle mancate riforme, era Pierferdinando Casini e l’Udc. Il Paese fu costretto ad una campagna elettorale lunghissima per oltre un anno. Nonostante il Governo fosse privo di una qualsiasi strategia riuscì a giungere alla fine naturale della Legislatura. In extremis approvò la legge elettorale definita “porcata” da Roberto Calderoli, che ne fu autore. La ‘porcata’ fu concepita su misura, per ridurre al minimo le possibilità di vittoria del centrosinistra. L’obiettivo fu quasi centrato: il centrosinistra vinse le lezioni ma con una risicatissima maggioranza al Senato. Con pochi voti di vantaggio non riuscì a durare a lungo. Il copione sembra riproporsi. Da quasi un anno il Parlamento è paralizzato dalle vicende personali del premier e dalla crisi politica della maggioranza.
La lunghissima campagna elettorale, che durerà fino alla fine della Legislatura, sembra già cominciata. Gli attacchi a Giulio Tremonti, provenienti da Galan, Scajola e Letta sono solo uno dei sintomi del clima pre-elettorale. Lo scontro con la Magistratura, è solo un argomento del programma. La prossima settimana il Parlamento affronterà il biotestamento. Da una questione ideologica ad un’altra, il dibattito politico sarà incentrato su tutto fuorché alle priorità del Paese. E siccome il copione va rispettato presto si ricomincerà a parlare di una nuova legge elettorale.
L’obiettivo questa volta è rendere superflua la presenza del terzo polo. Dopo che Casini ha confermato la volontà del terzo polo di correre da solo alle prossime elezioni, il progetto di una nuova riforma elettorale potrebbe subire un’accelerazione.
Ad oggi, secondo i sondaggi, il centrodestra potrebbe vincere alla Camera, seppur di musura, ma non avrebbe alcuna possibilità di prevalere al Senato. Per ciò si vorrebbero rendere omogenei i sistemi elettorali per i due rami del Parlamento. Inoltre, inserendo un premio di maggioranza a livello nazionale e non più su base regionale, si andrebbe ad un sistema bipolare puro, in cui non ci sarebbe più spazio per il terzo polo. Sempre secondo i sondaggi, un eventuale, a questo punto necessitato, accordo fra il terzo polo e il centrosinistra ridimensionerebbe in maniera significativa il peso dell’Udc e dei futuristi donando al centrodestra qualche possibilità in più di vittoria.
Rimane un solo dubbio: chi sarà questa volta a firmare la nuova ‘porcata’? Si accettano suggerimenti.

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