Viaggi, Agrigento e dintorni con Le Soste di Ulisse

Viaggi, Agrigento e dintorni con Le Soste di Ulisse

La provincia di Agrigento offre numerosi motivi per una visita prolungata del territorio che da’ la possibilità di apprezzare numerose mete, di solito escluse dai tradizionali itinerari turistici, che offrono tuttavia l’opportunità di una maggiore e completa comprensione storica della Sicilia. Le Soste di Ulisse, l’associazione presieduta dallo chef bistellato Ciccio Sultano, che raccoglie i migliori ristoranti, gli charme hotel e le cantine della Sicilia, propone un modo nuovo ed originale di conoscere questo territorio ,che include un’ampia varietà di interessi sia dal punto di vista archeologico che storico ed artistico, oltre che paesaggistico.

Lampedusa è il lembo più estremo d’Italia, più vicina all’Africa, da cui dista 113 km, che alla Sicilia da cui è separata da oltre 200 km.
L’aeroporto delle Pelagie è collegato con i principali aeroporti d’Italia, e con quelli di Palermo e Catania. Può essere dunque questo il primo approdo di un viaggio nella provincia di Agrigento.
Lampedusa ha preservato i valori ambientali e culturali dell’isola: qui si trova una delle ultime oasi del Mediterraneo popolata dalle tartarughe marine.
L’Isola dei Conigli tutti gli anni contende a lidi Caraibici il titolo di spiaggia più bella del mondo, restando costantemente nella top ten di questa speciale classifica.
Da Lampedusa, grazie ai numerosi collegamenti marittimi, si può raggiungere Porto Empedocle: città natale di Andrea Camilleri. Passeggiando per il centro storico è facile riconoscervi “Vigata” ed i luoghi in cui è nato il Commissario Montalbano.
Spostandosi verso ovest si può raggiungere la celebre spiaggia della Scala dei Turchi: una raggiante scogliera bianca, ad ampi scaloni dal purissimo colore bianco accecante.
Deve il proprio nome alla sua forma, scolpita dal vento e dal mare, e dalle incursioni predatorie di cui fu teatro, da parte dei “turchi”, nome con cui venivano identificate le popolazioni arabe che compivano le scorribande sulle coste agrigentine.
A pochi chilometri da qui si trova un altro tesoro del territorio agrigentino. Poco distante dalla costa di Realmonte, si trova l’antichissima Miniera di salgemma, giacimento formatosi circa 6 milioni di anni fa e, adesso, una tra le più importanti fonti d’estrazione di sale, gestita dalla società Italkali.
100 metri sotto la superficie, ed a 30 metri sotto il livello del mare, percorrendo gallerie e cunicoli si possono ammirare dei Rosoni e delle spirali che si sono formati naturalmente, dall’incrocio del salgemma con altri sali che formano cerchi concentrici di colori diversi.
Accanto alle meraviglie della natura vi sono vari manufatti, realizzati nei secoli dai minatori, il più imponente dei quali è la Cattedrale di Sale: larga 20 metri, alta 8 metri e con una lunghezza di circa 100 metri, ricavata scolpendo direttamente la roccia salina.
Restando sulla costa, tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa, si trova la Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa, istituita nel 1981. Il suo litorale incontaminato si estende per circa 6 chilometri dove é possibile scorgere l’alternarsi di falesie più o meno ripide, dune ed immense e solitarie spiagge.
Qui hanno trovato il loro habitat naturale le tartarughe caretta caretta, l’istrice e sono oltre trenta specie di uccelli che nidificano nell’area.
La prima tappa gourmet proposta da Le Soste di Ulisse si trova nella piccola cittadina di Montallegro, qui si trova il Relais Briuccia, punto di partenza ideale per andare alla scoperta di questo territorio.
Nato dal sapiente recupero dell’unico palazzo aristocratico della cittadina agrigentina,trasformato adesso in un gioiello unico,rifinito nei minimi particolari, caratterizzato da un’atmosfera raffinata ed elegante.
Il ristorante Capitolo Primo, trova posto nel vecchio cortile interno dove si svolgevano gli antichi lavori di “masseria”, trasformato oggi in un giardino d’inverno, coperto da una cupola di vetro che accoglie gli ospiti con la sua abbagliante luce anche durante la stagione invernale. La cucina valorizza il territorio dando spazio anche ad ingredienti semplici, che grazie alla sapiente attenzione dello chef Damiano Ferraro sono capaci di provocare sane emozioni.
Procedendo verso Ovest nell’estremo lembo occidentale della provincia di Agrigento si raggiunge la zona maggiormente votata alla viticoltura. A Sambuca di Sicilia, paese di origine araba, sulle sponde del Lago Arancio, la tenuta dell’Ulmo è la prima di Planeta, inaugurata nel 1995. Circondata da 93 ettari di vigne di diverse varietà, è in una posizione paesaggistica di rara bellezza, con una cantina costruita a pochi metri dal Baglio del ’500, da sempre proprietà della famiglia.

Qui si può visitare il museo Iter vitis, a cielo aperto, dedicato alla storia della viticoltura siciliana, che include un campo didattico dove si possono osservare tutte le varietà siciliane ed anche alcune antiche georgiane. Inoltre è possibile percorrere il sentiero natura La Segreta che offre tre possibili passeggiate che costeggiano i vigneti, alla scoperta di angoli selvatici e panorami inediti.
A Menfi si trova un’altra cantina Planeta: Dispensa un suggestivo baglio, un tipico borgo di case rurali posto sulla collina a guardia dei vigneti e degli oliveti che la circondano.
A breve distanza da Dispensa, si trova La Foresteria Planeta: un resort di quattordici camere con vista sui vigneti.
Una posizione incantevole a soli 4 km dal mare cristallino della spiaggia di sabbia finissima di Porto Palo, che ha ottenuto 17 Bandiere Blu, il riconoscimento internazionale assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
Tornando verso Oriente si può raggiungere Agrigento e la Valle dei Templi, dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”. Qui si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo. Fondata nel VI secolo a.C. come colonia greca, Agrigento diventò una delle più importanti città del mondo mediterraneo. La sua supremazia si può ancora scorgere nelle rovine dei meravigliosi Templi dorici:il tempio di Giunone, eretto nel V secolo nella parte più alta dell’antica città greca, è dedicato alla dea Giunone, protettrice del matrimonio, ed è il luogo in cui i Greci celebravano le nozze; il tempio della Concordia si trova lungo la via Sacra, anch’esso eretto verso il V secolo, oggi è quello meglio conservato.
Poco distante da Agrigento si trova Farm Cultural Park di Favara, che figura al sesto posto al mondo come meta turistica per gli amanti dell’arte contemporanea preceduto da Firenze, Parigi, Bilbao, le isole della Grecia e New York.
Il Farm Cultural Park di Favara sembra una moderna kasbah, costituito com’è da sette piccole corti collegate tra loro che ospitano una serie di piccoli palazzotti e nascondono alcuni minuscoli ma meravigliosi giardini di matrice araba. Il bianco delle case contrasta con le coloratissime opere d’arte che fuoriescono da facciate, finestre e balconi. La programmazione artistico-culturale, poi, è da non perdere, nei dodici mesi dell’anno si può assistere a mostre temporanee, incontri con artisti e creativi di tutto il mondo, workshop per adulti e bambini, presentazioni di libri, concorsi di architettura, serate musicali e performaces di ogni tipo.
Lasciata Favara ci si può dirigere verso Licata, ricca di testimonianze del liberty siciliano. In Piazza Progresso di trova il Palazzo di Città realizzato dal più illustre architetto siciliano delle epoca: Ernesto Basile; suo anche il progetto della chiesa della SS. Trinità che rimane come una delle opere più significative dell’architetto siciliano. Poco distante dal centro, il Parco delle ville liberty, edificate nei primi del ‘900 tra le quali Villa Verderame, Sapio Rumbolo e Urso.
Nel centro storico della cittadina marinara si trova il ristorante La Madia, dello chef due stelle Michelin Pino Cuttaia, vice presidente de Le Soste di Ulisse. La sua cucina della memoria ha conquistato il consenso unanime della critica gastronomica e richiama a Licata appassionati ed esperti da tutto il mondo. Fra i suoi piatti più famosi l’Uovo di Seppia, La Pizzaiola e Il cannolo di Melanzana Perlina. » red
28 aprile 2016


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