Approvato il “milleproroghe”

La Camera dei Deputati, con 264 voti favorevoli, 227 «no» e 3 astenuti, ha approvato il decreto milleproroghe. Ora il testo torna al Senato per un esame flash in vista della scadenza prevista per domenica prossima.
Fra le novità introdotte alla Camera il ripristino dei fondi per l’editoria tagliati in Finanziaria. La questione dei fondi per l’editoria è parzialmente risolta: viene ripristinato per il 2009 il «diritto soggettivo» al 100 per cento delle risorse per i giornali di partito, le cooperative e le testate non profit che potranno così accedere al credito bancario per un anno. A subire alcuni tagli sono però le radio e le tv locali e nazionali
Nel decreto, oltre all’editoria entra anche lo sblocco delle assunzioni per le Università con i bilanci in regola. Molte le misure contenute nel decretone, da qualcuno definito una sorta di Finanziaria-bis, che durante l’esame al Senato è lievitato dagli 11 articoli iniziali fino a 16 articoli composti di 150 commi. Nel decreto non mancano le sovvenzioni a pioggia: arriva un milione per la città di Padre Pio e vengono confermati anche i contributi per il mercato dei fiori di Sanremo. Resta anche il condono «elettorale» e preventivo per l’affissione dei manifesti abusivi.
Nel provvedimento, approvato ieri, anche la riapertura dei termini fino al 30 aprile dello scudo fiscale.
È saltato il tetto allo stipendio dei manager delle società quotate e delle banche. La commissione finanze della Camera ha approvato l’emendamento che cancella dal testo i due commi che prevedevano un tetto al “trattamento economico onnicomprensivo” dei manager degli istituti di credito e delle società quotate.

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