Sarà visitabile sino al 2 Luglio la personale temporanea di Lorenzo Reina “Come in alto” a cura di Daniela Fileccia: la mostra si svolge alla Fondazione Casa della Divina Bellezza presso Forza d’Agrò, un borgo collinare medievale in provincia di Messina che fa parte del comprensorio della Valle d’Agrò e dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, portato alla ribalta internazionale negli anni ’70 dal regista statunitense Francis Ford Coppola che ambientò qui e nella vicina Savoca molti dei suoi film dedicati alla saga della famiglia Corleone, tra tutti “Il Padrino”.
Poeta-contadino e scultore-pastore Lorenzo Reina è sicuramente un artista sui generis che ha realizzato anche importanti complessi architettonici rurali in cui l’arte e la natura convivono, quali: la Fattoria dell’Arte e il Teatro Andromeda. Tra le opere in mostra vi è anche “Santa Rosalia”, 1977, opera con cui ha partecipato alla 54º Biennale di Venezia, Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi.
Presso la Casa della Divina Bellezza anche la collezione permanente “Arte e senso dell’Oltre” curata dallo storico e critico d’arte Giorgio Agnisola, che contiene opere degli artisti nazionali e internazionali che hanno collaborato con l’istituzione.
“Questo luogo – spiega il presidente della fondazione, il prof. Alfredo La Malfa – è stata creato nel 2009, nel 2014 è divenuto una fondazione e nel 2015 ha ottenuto il riconoscimento da parte della Regione Siciliana come persona giuridica privata senza fini di lucro. Frutto di un restauro durato circa tre anni, la Fondazione – un unicum nel panorama siciliano – è finalizzata al rapporto fra arte contemporanea, teologia cristiana e dimensione del sacro. Il viaggio che s’intraprende accedendo alla casa vuole corrispondere a un’ascensione spirituale, scandita da simboli grafici e architettonici, particolari che vanno cercati e ricercati dal visitatore-pellegrino. La scelta di dare alla dimora il nome di “Casa della Divina Bellezza” nasce da un’attenta riflessione con cui ho voluto sottolineare la nuova natura della struttura. Non più casa privata, ma luogo aperto in cui ospitare eventi atti ad arricchire lo spirito di chi lo visita. Un luogo dove condividere religioni e spiritualità, mostrando un percorso che si svela soltanto attraverso la manifestazione della bellezza”.» red
10 maggio 2016
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