Mafia: Russo (Pd), trasferire sede centrale Angezia beni confiscati a Palermo

ROMA – “Ho chiesto al ministro dell’Interno di spostare la sede centrale dell’Agenzia per i beni confiscati alla mafia da Reggio Calabria a Palermo, perché il capoluogo siciliano ne è la sede naturale. Il numero di beni sequestrati, le competenze e le esperienze maturate sul campo testimoniano che il cuore e la testa dell’Agenzia devono trovarsi a Palermo”. Lo dice il deputato nazionale del Pd Tonino Russo, che stamattina ha depositato alla Camera un’interrogazione al ministro dell’Interno. “Secondo i dati estrapolati dal database dell’Agenzia del demanio – afferma – su 11.705, tra immobili e aziende confiscate alla criminalità, ben 5.125, cioè il 43,8%, si trova in Sicilia e di questi il 29,1% a Palermo”.
“Nell’isola si sono sviluppate e sono state sperimentate, anche grazie all’impegno dell’associazionismo antimafia e alla costituzione di consorzi di Comuni, con il coinvolgimento delle istituzioni, le esperienze più avanzate in tema di gestione dei patrimoni confiscati – prosegue Russo-. Tali esperienze, oltre ad avere un grande significato, rappresentano un punto di riferimento nella lotta alle mafie e devono essere considerate un faro per le politiche sul riuso e la gestione del patrimonio sottratto alla criminalità organizzata”.
“Per le ragioni esplicitate, essendo ormai superato il momento emozionale, che portò Reggio Calabria ad essere preferita come sede principale dell’agenzia – conclude – ritengo doveroso trasferire a Palermo la sede centrale dell’Agenzia. Anche su questo versante il governo Monti mostri un segno di discontinuità nell’ottica della razionalità e dell’ efficienza di sistema, al di sopra di ogni trovata mediatica”.

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