Musica, chi è dr. gam?

Musica, chi è dr. gam?

L’album di cui dr.gam è anche produttore è frutto di quattro anni di lavoro in studio con musicisti italiani ed internazionali ed è stato anticipato a luglio dal singolo “Dr.gam is in da house”, il cui video ufficiale in pochi mesi ha raccolto oltre 280.000 visualizzazioni su YouTube.
È inoltre online il video di “Italian Rastaman”: il brano, un mix di reggae, funk ed elettronica, è stato scritto, composto e prodotto dall’artista; il video è stato girato alle Dune di Corralejo (Fuerteventura, Isole Canarie) e vede dr.gam anche alla regia.
Ma conosciamo più da vicino dr.gam con qualche domanda.

Chi si cela dietro il nome dr.gam e come si descriverebbe a chi ancora non la conosce?
“dr.gam è il cuore del nome e la testa del cognome di Andrea Gamurrini. Credo fermamente che nell’arte, a differenza di quello che è l’immaginario comune, il lato passionale e quello cerebrale possano convivere perfettamente, prevalendo l’uno sull’altro a seconda della situazione, alimentandosi a vicenda in un produttivo disequilibrio.”

Come è nato “Another Family”? Come nascono le sue canzoni in generale: c’è una routine creativa oppure ogni volta è diversa?
“Ho sempre avuto una spiccata sensibilità ed una soglia dei sensi molto bassa, specie nel visivo e nell’uditivo. Da piccolo non ero un gran parlatore ed esternavo le mie sensazioni, inizialmente con il disegno e poi, quando mia mamma mi mise sul pianoforte, su di un pentagramma. Questo ha fatto sempre in modo che io raccogliessi una moltitudine di informazioni che inevitabilmente dovevo poi riversare da qualche parte…è come un bicchiere dove costantemente si versa roba che di tanto in tanto ha bisogno di essere svuotato per non traboccare. Non c’è routine o nulla di premeditato, le canzoni escono da sole in qualsiasi situazione o particolare momento tutto può essere da stimolo ed ispirazione.
Oltre alla composizione, l’altro innato bisogno è sempre stato il palco. Dopo tanti anni di live in Italia e all’estero e tante canzoni nel cassetto, in un mio concerto, ho incontrato Velio Gualazzi (papà di Raphael) che mi ha spinto ad avvicinarmi alla discografia raccogliendo le mie composizioni in un album. Nel mentre stavo ultimando il mio studio di produzione, realizzato con enorme fatica e sacrificio, quindi aiutato da amici musicisti di primissimo livello incontrati nel mio girovagare intorno al globo, mi misi ad arrangiare e registrare dodici brani scelti tra più di cinquanta. Dopo quattro anni ha visto la luce “Another Family”. Io ho curato personalmente tutte le fasi della produzione, dalla creazione fino al missaggio oltre che la registrazione delle voci e delle chitarre. Gli arrangiamenti e programmazione sono stati fatti a quattro mani con Miky Scarabattoli che nell’album si è anche occupato in toto delle orchestrazioni, delle parti di tastiere e piano. Poi ho avuto anche il grande piacere di avere: alla batteria Marco Rovinelli (batterista di Samuele Bersani, Max Gazzè, Massimo Ranieri), al basso Danilo Fiorucci (bassista di Michele Zarrillo) e Lino de Rosa (bassista di Andrea Bocelli e Frankie HI NRG), in parte delle chitarre Alex Magnalasche (chitarrista di Alessandra Amoroso), alle voci femminili Pamela “PACO” Conditi oltre a tanti altri. Inoltre ho avuto l’onore della partecipazione straordinaria del percussionista americano Steve Ferraris, e della cantante di Broadway Mary Setrakian.”

Quale sensazione vorrebbe che rimanesse a chi ascolta la sua musica?
“La musica è una forma di comunicazione universale…molto più potente della parola. La buona musica ha assolutamente il potere di migliorare la vita delle persone sia con il semplice ascolto da supporto che durante la magia della performance dal vivo che ne è l’esaltazione. A fine concerto il benessere è tangibile sia a livello fisico che psichico, sia per i musicisti che per il pubblico…e dura per giorni…poi a me la voglia di rimontare sul palco riprende molto presto.”

Cosa ama maggiormente della dimensione live?
“Praticamente tutto! Dal dormire in albergo e ripartire il giorno dopo, al sound check, al mangiare e suonare con la band, incontrare vecchi amici sparsi in ogni dove, conoscerne di nuovi e chiaramente…. l’ondata di energia che fa avanti e indietro per due ore dal palco alla gente.”

Sogni nel cassetto e speranze per il breve termine?
“Spero di andare in tour il più presto possibile per suonare i brani dell’album.”

Cosa cambierebbe subito di lei e cosa non vorrebbe modificare mai e poi mai neppure sotto tortura?
“Cambierei tutto così da riscoprire il mondo sotto un’altra ottica.”

Questa la pagina ufficiale per seguire dr.gam e la sua musica: facebook.com/andreagamurrini» Chiara Colasanti
TW @lady_iron
6 marzo 2017

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