Utopie al caffè: Giuseppina Torregrossa ci rivela “La miscela segreta di casa Olivares”

Utopie al caffè: Giuseppina Torregrossa ci rivela “La miscela segreta di casa Olivares”

Anni 40, profumo di caffè, storie di utopie. Palermo profuma come una tazza di miscela arabica fumante, speziata dagli aromi di agrumi, fiori di gelsomino e zagara . Il capoluogo siciliano è non per niente la città degli Olivares, torrefattori di Discesa Dei Giudici, la quale giornalmente inondano di fragranze travolgenti dalle trame intricate, quasi quanto le viuzze del centro della città e le storie delle persone che di quel cuore sono l’energia pulsante. Gli Olivares sono una famiglia come tante, amanti della vita e del caffè,che della loro esistenza, è compagno e fautore. Orlando tosta i chicchi dell’oro nero, Roberto lo rende miscela che rinvigorisce e consola, Viola con ciò che rimane dona speranza al quartiere. I cinque figli e la nonna Ortensia vivono in quel piccolo mondo che sa di caffè e amore, costruito da Viola e Roberto.
“Pensa allo zucchero e al caffè. Sono due polveri, ma una è bianca e l’altra nera. L’una non ha odore, l’altra profuma. Sono diversi ma insieme acquistano forza e si mescolano solo se uno dei due cambia stato. Così è per i tuoi genitori. Se Viola non si fosse fatta liquida il giorno delle nozze, non avrebbero potuto mischiarsi.”
Opposti ma complementari entrambi hanno donato qualcosa del proprio carattere a Genziana, una delle due femmine Olivares, che risulta poi essere la vera protagonista del romanzo. Genziana è Zauditù, la principessa dall’incarnato scuro come un chicco di caffè, caparbia e testarda come la madre, appassionata al mestiere del padre. Tutto cambia con la guerra, ogni cosa non è più come la si conosceva, e Palermo tra le macerie e la bellezza del suo sole, mostra tutte le proprie debolezze e contraddizioni. Spetterà a Genziana trovare la miscela segreta per ricominciare a vivere, dopo la devastazione portata dal secondo conflitto mondiale, lottando contro i pregiudizi di un Paese dilaniato dalla guerra e dalla paura, e confidando nella sua forza di donna e nella sua unica certezza: il caffè.
Giuseppina Torregrossa scrive per coinvolgere gli occhi, la memoria e l’olfatto. Per un siciliano i termini in vernacolo sono uno specchio della propria memoria, per un lettore curioso rappresentano la possibilità di immergersi empaticamente nella storia e nella cultura della nostra isola. Un libro che appassiona, incuriosisce e soddisfa i sensi, La miscela segreta di casa Olivares, quinto romanzo della scrittrice palermitana, ha venduto oltre 200.000 copie e racconta storie intrise di passione e di coraggio, peculiarità delle donne di ogni epoca e paese. L’amore viene narrato in ogni sua forma: quello per la vita, per la famiglia e per un uomo.
Analogamente, il dolore viene descritto in ogni sua sfaccettatura: la perdita, la nostalgia, l’abbandono. Sensazioni ed emozioni fanno da contenuto ad una cornice intarsiata e ricca di ghirigori che è la Palermo degli anni Quaranta: un fiore bruscamente potato ancor prima di poter mostrare la sua meravigliosa corolla. Ogni parola aggiunta alle precedenti non sarebbe che tempo privato alla lettura di questo splendido romanzo che personalmente ho amato, in crescendo, dalla prima all’ultima pagina. Non tergiversate più. Correte a leggerlo!  » Elisa Bennici
Tw @Elis_idus

24 febbraio 2014

La miscela segreta di casa Olivares
Giuseppina Torregrossa
Mondadori
332 pagine – 18,00 euro

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