Turismo in Sicilia, al via nuovi percorsi di archeologia subacquea nel Trapanese

Turismo in Sicilia, al via nuovi percorsi di archeologia subacquea nel Trapanese

Le vecchie anfore ed ancore di Capo Boeo a Marsala, il relitto di una nave commerciale nei pressi della Tonnara di San Vito Lo Capo, il relitto delle anfore e quello delle macine vicino al Porto di San Vito Lo Capo, anfore, ancore e lingotti a Punta Tracino di Pantelleria. E poi i percorsi da fare in bici dalla Riserva dello Zingaro alla Tonnara di Bonagia, da Trapani a San Vito Lo Capo, La via del sale da Trapani a Marsala; il mare, il vino, il pescato e un tuffo nella storia da Marsala a Mazara; scoprire su due ruote Favignana e Pantelleria.

La promozione del turismo attivo e sostenibile attraverso il cicloturismo e il turismo archeologico subacqueo alla scoperta di alcune delle bellezze della Provincia di Trapani. Giornalisti e tour operators stranieri, viene spiegato in una nota, stanno svolgendo in questi giorni il Bikèn’dive educational tour a Trapani, alla saline di Marsala, a San Vito Lo Capo ed Erice. L’iniziativa fa parte del progetto Culturas sul turismo attivo e sostenibile, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia 2007-2013 di cui la Regione Siciliana – Dipartimento della Programmazione – è l’Autorità di Gestione Congiunta.

Il progetto Culturas si pone l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle politiche regionali e delle azioni messe in atto per la tutela e valorizzazione economico-turistica del patrimonio culturale transfrontaliero attraverso un nuovo approccio di marketing management. I percorsi di archeologia subacquea nei territori della Provincia di Trapani e nei Governatorati di Nabeul, Bizerte e Jendouba sono stati selezionati in Italia dalla Soprintendenza del Mare ed in Tunisia dall’Institut National du Patrimoine. Per la scelta dei percorsi, entrambe le istituzioni hanno utilizzato dei parametri comuni, condivisi in una logica di stretta cooperazione, legati alla valenza storico culturale dei siti, all’attrattività scenica e alla bellezza e varietà dei fondali.» red
22 
maggio 2016

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