Accordo Italia-Libia, Governo battuto

Con 274 voti a favore e 261 voti contrari è stato approvato dalla Camera un emendamento presentato da Matteo Mecacci, radicale del Pd, alla mozione sul trattato di Amicizia Italia-Libia che prevede l’impegno a chiarire i termini degli accordi.
Il governo, che aveva espresso parere contrario, viene impegnato “a sollecitare con forza le autorità di Tripoli affinché ratifichino la Convenzione Onu sui rifugiati e riaprano l’ufficio dell’Unhcr a Tripoli quale premessa per continuare le politiche dei respingimenti dei migranti in Libia”. A favore hanno votato, oltre al Pd e all’Idv, l’Udc e Fli. Dopo la bocciatura del Governo in aula è scoppiata la bagarre: dai banchi di Pdl e Lega è scoppiato un ironico applauso rivolto ai colleghi di Fli, cui hanno urlato “Bravi, bravi”!.
Potrebbe essere il primo segnale dello smottamento della maggioranza e del Governo, La Russa ed Alessandra Mussolini, sono furiosi. Bocchino interviene per rivendicare la posizione di Fli per i diritti umani. L’opposizione esulta. Franceschini con un sorriso commenta “Prove tecniche”.
La tensione sale, più per la valenza politica del voto che per il merito della questione.

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