Lampedusa, alla ricerca di una millenaria necropoli sommersa

Lampedusa, alla ricerca di una millenaria necropoli sommersa

Alla ricerca di una millenaria necropoli sommersa nelle Pelagie. Da tempo l’associazione culturale “Archivio Storico Lampedusa” si batte perché il patrimonio archeologico di Lampedusa sia adeguatamente studiato e valorizzato. Negli ultimi anni alcuni dei soci hanno individuato nelle acque dell’isola tracce di una necropoli sommersa risalente a 6000 anni fa. Grazie a una convenzione tra l’Associazione e la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana sarà ora possibile svolgere una missione scientifica di ricerca archeologica subacquea durante la quale verranno effettuati i primi rilievi finalizzati ad accertare l’origine antropica delle strutture nonché il relativo inquadramento cronologico.
La missione avrà luogo a Lampedusa dal 22 al 28 giugno 2015.

L’Associazione finanzierà l’operazione fornendo volontari e mezzi per agevolare il lavoro di ricerca; la Soprintendenza del Mare metterà a disposizione il suo personale specializzato di archeologi subacquei e l’attrezzatura idonea alla mappatura ed allo studio delle strutture sommerse nonché dei reperti eventualmente ritrovati. Questa convenzione rappresenta un lodevole esempio di collaborazione tra pubblico e privato per lo studio e la tutela del patrimonio archeologico e culturale dell’isola. Se la missione dovesse portare i risultati sperati, ci troveremmo di fronte a un primo caso in assoluto di ritrovamento e quindi di studio scientifico su un sito preistorico sommerso: una scommessa la cui posta giustifica lo sforzo compiuto dall’ Associazione e dalla Soprintendenza per organizzare questa campagna di ricerca. Martedì scorso, presso la sede dell’“Archivio Storico Lampedusa” in via Roma, si è svolto un incontro con gli archeologi che partecipano alla missione e con il Soprintendente Prof. Sebastiano Tusa.
24 giugno 2015

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