Tv e radio: l’omaggio della Rai a Pier Paolo Pasolini

Tv e radio: l’omaggio della Rai a Pier Paolo Pasolini

Il 2 novembre, a quarant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini la Rai dedica un lungo omaggio al poeta, scrittore e regista che meglio di chiunque altro seppe comprendere i mutamenti profondi che avvenivano nella società italiana.
Documenti e testimonianze sull’impegno e la tenacia di un intellettuale che, quarant’anni dopo, continua a rappresentare la coscienza critica di un intero Paese.

Tg2 Insieme, il magazine del Tg2 condotto da Marzia Roncacci, in onda alle 9,30, su RaiDue ospita in studio Ninetto Davoli, attore e amico di Pasolini, Giancarlo Governi, autore televisivo, Enrico Ghezzi, inventore di “Blob” e “Fuori orario”, Christian Ruggiero, ricercatore CNR e Valter Vecellio del Tg2.

Pane Quotidiano, il programma di Concita De Gregorio, in onda alle 12,45, su RaiTre, offre due ritratti originali e intimi dell’autore di Accattone.  
In “Improvviso il Novecento” lo scrittore Giordano Meacci racconta il Pasolini professore che negli anni Cinquanta si divideva tra l’insegnamento a Ciampino e la propria formazione artistica, mentre in “Pier Palo Pasolini. Polemica Politica Potere” il fotografo e regista Gideon Bachmann svela le sue amichevoli conversazioni con lo scrittore.

A Il Tempo e la Storia, il programma di Rai Cultura in onda alle 13,10 su RaiTre e alle 20,50 su Rai Storia, il professor Giovanni de Luna analizza con Massimo Bernardini lo sguardo di Pasolini su tre decenni della storia d’Italia: dal dopoguerra alla prima metà degli anni ’70.
Quello di Pasolini è un punto di vista che già dal suo affiorare, negli anni della giovinezza, trascorsi a Casarsa del Friuli, appare controcorrente e spiazzante. È quel modello di civiltà contadina friulana, ingenuo ed essenziale che farà da perno al suo percorso artistico e intellettuale. Un mondo semplice e vitale che Pasolini ritroverà nelle borgate romane degli anni ’50. Una civiltà che va però scomparendo, con i suoi tratti particolari e originali, che lo scrittore mette in contrapposizione al nuovo sistema di valori del consumismo, dell’omologazione, che dai primi anni ’60 si sta affermando in Italia senza incontrare ostacoli, nella politica come nella cultura. Con le sue poesie, il suo cinema, gli articoli e gli interventi pubblici Pier Paolo Pasolini conduce una battaglia disperata, che sa che non può vincere. Ma che combatte fino alla fine, fulminea e tragica.

La serata in onore di Pasolini inizia su RaiCinque alle 21,15, dal “Laboratorio Teatrale di Luca Ronconi – Calderón” con un’intervista del 1979 a Ronconi sulla sua vita e la scelta di dedicarsi al teatro e in particolare, in quel momento preciso della sua carriera, di intraprendere la realizzazione del Calderón di Pier Paolo Pasolini nell’ambito del laboratorio teatrale di Prato.

Trovare il “nodo poetico” che ha unito Pier Paolo Pasolini ai suoi assassini: è l’obiettivo ambizioso dal quale nasce “’Na specie de cadavere lunghissimo”, un progetto teatrale del 2006 – interpretato da Fabrizio Gifuni e diretto da Giuseppe Bertolucci – che Rai Cultura propone alle 22,45 su Rai5. Un omaggio a Pasolini che mette insieme i suoi testi più polemici e politici (tra cui Scritti corsari, Lettere luterane e l’ultima intervista rilasciata a Furio Colombo poche ore prima di morire) e un poema di Giorgio Somalvico (Il pecora), che racconta in metrica dialettale il delirio di un assassino, un giovane proletario romano, un personaggio dei tanti descritti con pena e preoccupazione da Pasolini, a sottolineare l’incontro scontro tragico – personale e storico –  tra due diversi punti di vista sulla cultura popolare.

Radio6 Teca, a cura di Elisabetta Malantrucco, ha preparato uno Speciale in sei puntate, in onda a partire dal 2 novembre il lunedì, il mercoledì e il venerdì, per due settimane. La settima puntata è invece una raccolta dei documenti in cui parla proprio lo scrittore, fruibile solo in podcast. Lo speciale si intitola “Pasolini secondo la radio” e ripropone in modo evocativo, per assonanze e rimandi, per suggestioni e ricordi, interviste all’artista, ai suoi amici e ai suoi attori preferiti. Nella prima puntata si approfondirà il Pasolini romanziere e scrittore di prosa. Nelle successive come la radio ha raccontato il Pasolini del teatro, del cinema, il giornalista e infine la morte.

“Alle volte è dentro di noi qualcosa di buio in cui si fa luminosa la vita…..”.
La voce di Pier Pasolini punteggerà così il palinsesto di Radio1 Rai che, iper tutta la giornata, ha scelto di rendere omaggio ad uno dei più grandi intellettuali del Novecento, sostituendo gli abituali promo e identificativi di rete con stralci delle poesie lette dallo stesso Pasolini.

Il lungo omaggio della Rai a Pier Paolo Pasolini a quaranta anni dalla sua scomparsa passa anche dalla radio: le trasmissioni di Radio3 approfondiranno i molti aspetti della sua produzione artistica. » red
30 ottobre 2015



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