Aeroporto Comiso Digiacomo (Pd), “Senza fondi Regione lo scalo non sarebbe partito”

PALERMO – “Senza i 4.5 milioni euro della Regione, l’aeroporto di Comiso non sarebbe mai partito: averli trovati è stata la salvezza della struttura, ma i cittadini devono sapere che erano stati allocati per altri fini (sviluppo turistico, sostegno delle rotte e altro), invece serviranno all’Enav per coprire due anni di servizi, unico aeroporto in Italia e forse al mondo che paga prima ancora di essere servito”. Lo dice Pippo Digiacomo, deputato regionale del Pd.
“Va bene – continua il deputato Pd – l’importante è che lo Stato se ne ricordi fra qualche mese quando varerà il piano nazionale degli aeroporti e inserirà Comiso tre quelli ritenuti strategici: e se non se lo ricorderà, glielo ricorderemo noi”.
“Così come lo Stato si ricorda puntualmente di noi quando si tratta di allocare i missili Cruise, per accogliere 6.000 profughi kosovari, per installare il MUOS, per collocare eventuali centrali atomiche nella nostra Costa Barocca”.
“Su Comiso, e solo su Comiso, si sperimentano nuove categorie di severità di spesa non attuate in nessun altro aeroporto italiano. Quindi spendiamo queste risorse regionali per aiutare lo Stato che si trova in un momento di difficoltà, sottraendole ai cittadini della Sicilia orientale e, nonostante la delusione, continuiamo a credere in uno Stato padre e non patrigno”.


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