Agricoltura: La Via (Ppe/Ncd), su sementi produttori salvaguardati da introduzione norme sgangherate

Agricoltura: La Via (Ppe/Ncd), su sementi produttori salvaguardati da introduzione norme sgangherate

Strasburgo boccia la scelta della Commissione europea di far confluire 12 direttive in un unico regolamento che avrebbe legato le mani degli Stati membri
“Il voto di oggi ha dimostrato quanto il Parlamento europeo possa fare a difesa dei propri cittadini, in questo caso tutelando gli interessi degli agricoltori dall’introduzione di una direttiva sulle sementi che, come prevista dalla proposta della Commissione europea, sarebbe risultata iniqua e dannosa”. Così Giovanni La Via, capo delegazione Nuovo Centrodestra al Parlamento Europeo, commenta il voto con cui l’Aula di Strasburgo ha bocciato con un’ampia maggioranza (650 i voti contrari, 15 i favorevoli), la proposta della Commissione sulle sementi in agricoltura.
La Commissione chiedeva l’introduzione di  nuove direttive in materia, nella fattispecie ben 12, fuse in un unico regolamento direttamente applicabile che, di conseguenza, avrebbero privato gli Stati membri della possibilità di adottare i regolamenti a seconda delle esigenze nazionali. Una via d’uscita che non è piaciuta agli eurodeputati che l’hanno bocciata in blocco.
“Dall’introduzione del Trattato di Lisbona – spiega La Via – il Parlamento europeo ha potere co-legislativo con il Consiglio e, pertanto, non possiamo consentire che norme così impattanti per i nostri agricoltori, possano essere applicate a pioggia e senza tener conto delle particolarità territoriali. Ragion per cui – aggiunge il capo delegazione del Nuovo Centrodestra – abbiamo deciso di rifiutare la proposta che, nonostante le nostre perplessità già precedentemente espresse, la Commissione ha voluto presentare ugualmente”.
“Il pacchetto di norme, se approvato, avrebbe comportato una mole di ulteriore burocrazia che sarebbe caduta sulle spalle degli agricoltori europei. Il Parlamento – conclude La Via – ha operato, anche questa volta, nel pieno rispetto del mandato avuto dai cittadini ed espresso tramite il voto”. » red
11 marzo 2014


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