Assolto Mannino, sentenza definitiva della Cassazione

La sesta sezione penale della Cassazione ha confermato l’assoluzione dell’ex ministro democristiano Calogero Mannino, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa.
I giudici della Suprema Corte hanno infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale di Palermo contro la sentenza con cui la Corte d’appello del capoluogo siciliano, il 22 ottobre 2008 in sede di rinvio, aveva assolto Mannino, oggi deputato Udc.
L’esponente politico siciliano venne arrestato nel 1995 e trascorse 23 mesi in custodia cautelare, tra carcere e arresti domiciliari.

È la seconda volta che il processo Mannino arriva in Cassazione. Nel 2005, infatti, la Suprema corte aveva annullato per “difetto di motivazione” con rinvio ad altra sede la sentenza della Corte d’appello di Palermo, che aveva condannato Mannino a cinque anni e quattro mesi di reclusione nel 2004, ribaltando la pronuncia di assoluzione avuta in primo grado nel 2001. Nel processo d’appello bis del 2008, i giudici palermitani hanno pronunciato un verdetto di assoluzione dell’imputato ritenendo le prove “non certe, evanescenti e comunque insussistente l’imputazione”. Con la sentenza di oggi l’assoluzione diventa definitiva. Anche il pg di cassazione Iacoviello, nella requisitoria di questa mattina, aveva sollecitato la conferma dell’assoluzione.

Adesso è scattata la ressa dei politici a manifestare la propria solidarietà e vicinanza.

Mannino, invece è laconico “Ho solo voglia di silenzio, tanto è grande il mio sdegno per un processo che non si sarebbe mai dovuto fare”

“Hanno portato via un pezzo della mia vita, 17 anni – continua l’ex ministro – Non ho da recriminare – conclude – ma da far constatare, affinchè ingiustizia non si ripeta, e soprattutto perchè, stabilita la verità, si rifletta su quanto accaduto e si guardi alla storia della Sicilia in modo diverso”.

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