Carceri, Berretta “Decreto passo decisivo per risolvere emergenza carceraria”

Carceri, Berretta “Decreto passo decisivo per risolvere emergenza carceraria”

DL CARCERI. IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA BERRETTA: “LA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO È PASSO IMPORTANTE PER RISOLVERE L’EMERGENZA CARCERARIA. I NUMERI TESTIMONIANO LA BONTÀ DELLE SCELTE DEL GOVERNO”.
ROMA -“Con il voto favorevole del Senato alla conversione del ‘Dl carceri’ si compie un deciso passo in avanti per risolvere l’emergenza carceraria nel nostro Paese e per rimettere al centro del sistema la dignità delle persone detenute”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta dopo la conversione in legge del decreto.
“Il Governo sin dall’inizio della sua attività si è confrontato con i numeri dell’emergenza carceraria raggiungendo risultati molto positivi – ha aggiunto il sottosegretario – In pochi mesi la popolazione carceraria è scesa da poco meno di 69 mila a 61 mila detenuti e nel frattempo sono cresciuti gli effettivi posti disponibili nei nostri istituiti di pena che sono ora 48 mila a fronte dei 41 mila trovati dal Governo nel maggio scorso” .“Per raggiungere questi rilevanti risultati abbiamo agito attivando una doppia leva: quella dell’effettiva attuazione del piano carceri e quella della collaborazione con il Parlamento che ci ha permesso di approvare due importanti decreti in tema di emergenza carceri, il primo in agosto e il secondo oggi”.
“Con il decreto convertito oggi in Senato è stata istituita la figura del Garante nazionale dei detenuti, sono state introdotte nuove misure a tutela dei reclusi, come la possibilità di rendere davvero effettivo il reclamo al magistrato di sorveglianza e sono stati rafforzati gli uffici di esecuzione penale esterna” spiega il sottosegretario. “L’utilizzo del braccialetto elettronico non sarà più l’eccezione ma la regola alleggerendo così il lavoro della Polizia – aggiunge Berretta – e aver reso reato autonomo lo spaccio di lieve entità, reato tipico dei consumatori di stupefacenti, dallo spaccio vero è un segnale da parte del Governo della volontà di intervenire su un versante che rappresenta uno dei punti nevralgici per il corretto funzionamento della giustizia e del nostro sistema penitenziario”. “Sono state inoltre ampliate le possibilità di utilizzo dell’espulsione dei detenuti stranieri come misura alternativa alla detenzione e l’uso dell’affidamento in prova al servizio sociale e alle comunità terapeutiche dei detenuti tossicodipendenti” sottolinea ancora il sottosegretario alla Giustizia. “Infine, attraverso l’introduzione della liberazione anticipata speciale si alleggerirà ulteriormente la pressione sui nostri istituti di pena, ciò senza alcun meccanismo automatico e solo per i detenuti meritevoli”, conclude Berretta. » red
19 febbraio 2014


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