Catania, Berretta (Pd) “Ecco il progetto per mettere in rete la città”

Pd CataniaCATANIA – “Il 10 giugno del 2011 il sindaco Stancanelli si presentava alla Villa Bellini con i rappresentanti della rivista Wired per annunciare che per 120 minuti al giorno sarebbe stato possibile navigare gratuitamente nel nostro parco cittadino grazie al progetto Wi-fi, e che questa iniziativa sarebbe stata estesa, in breve, a tutto il centro storico. Nella migliore tradizione di questa amministrazione, però, l’estensione del servizio non è mai avvenuta, e anche alla Villa il segnale (e il progetto medesimo) è venuto meno insieme agli impegni presi. L’amministrazione è persino riuscita ad andare oltre il solito copione delle promesse non mantenute!”. Lo afferma il deputato catanese del Pd, Giuseppe Berretta, denunciando la totale mancanza di una rete wi-fi a Catania e avanzando una proposta concreta. “Come per molte altre questioni, la Giunta Stancanelli probabilmente sottovaluta l’importanza del grande contenitore comune che è internet, capace di veicolare libertà, democrazia, informazione per i cittadini e per le imprese e – perché no? – in grado di far tornare protagonista il centro storico di Catania, con la sua rete di cittadini, studenti, imprese ed esercizi commerciali – prosegue Berretta – Per questo, assieme ad un gruppo di giovani, abbiamo elaborato un progetto piuttosto facile da attuare, che potrebbe avere un utile ritorno economico e in grado di modernizzare lo spazio urbano in cui viviamo tramite un libero e democratico accesso ad internet. Un progetto, tra l’altro, che vuole raccogliere il contributo e l’impegno del numero più alto di soggetti pubblici e privati, promuovendo e federando quante più possibili aree wi-fi (reti internet senza fili) che operano nel nostro territorio. Lo abbiamo chiamato Bene(in)Comune wi-fi e ha un primo obiettivo, chiaro e ambizioso: la interconnessione di reti esistenti a Catania e in uso a soggetti pubblici (Comune, Municipalità, Università) e privati, per creare un’unica rete comunale che faciliti l’accesso ad Internet ai cittadini. Insomma una piattaforma unica, che renda più semplice l’accesso alla rete con stesse modalità d’uso e credenziali d’accesso sul territorio cittadino. Il progetto, poi, si realizza concretamente in modo da risultare conveniente tanto per il Comune, che ne è promotore, quanto per gli esercizi commerciali che intendono aderire”. Una iniziativa possibile, anche tecnicamente. Spiega ancora Berretta: “L’amministrazione dovrebbe farsi carico di estendere la rete sul territorio, installando i punti hot-spot, stipulando convenzioni con le compagnie telefoniche per assicurare possibilità di accesso alla rete nelle zone non coperte. Ma soprattutto anche gli esercenti privati (ristoranti, centri sportivi, circoli ricreativi e qualunque altro esercizio commerciale aperto al pubblico) potrebbero entrare a far parte di questa community aderendo al progetto Bene(in)Comune wi-fi ad un costo tutto sommato contenuto da corrispondere al Comune ma con un guadagno in termini di servizi aggiuntivi (e oggi davvero non secondari, come lo è l’accesso ad Internet) forniti ai propri clienti/utenti”. “Insomma, un progetto di questo tipo realizza pienamente una nuova sinergia tra pubblico e privato, in vista della valorizzazione di due beni comuni di primaria importanza: la Rete e la Città – conclude Berretta – Ma il Progetto Bene(in)Comune può essere uno strumento fondamentale per trasformare uno spazio cittadino, quale quello del centro storico catanese, impoverito da anni di politiche anguste e deficitarie e da un difficile passaggio congiunturale sul piano sociale ed insieme economico. Perché oggi abbiamo un bisogno vitale di ripartire da Catania e dal suo cuore per salvaguardare e promuovere la nostra identità urbana e la sua sorte futura”.

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