Catania, Pd “Istituire il registro delle unioni civili”

CATANIA – Una lettera aperta al sindaco Raffaele Stancanelli, alla giunta e al consiglio comunale per chiedere con forza che si istituisca immediatamente anche a Catania il registro delle unioni civili, in modo da garantire anche alle coppie omosessuali diritti che finora sono stati loro preclusi. La proposta, contenuta nella missiva inviata al Comune, è stata rilanciata oggi dal Partito Democratico e dai Giovani Democratici della città etnea, durante l’incontro-dibattito “Comizi d’amore – Per una cultura dei diritti LGBT a Catania” svoltosi al Palazzo Platamone. Un’iniziativa che ha visto il sostegno di diversi esponenti nazionali e regionali del Pd, di consiglieri comunali, della Cgil, oltre che dell’Arcigay e di moltissime associazioni che si fanno promotrici della parità dei diritti. A sostenere la proposta del Pd etneo c’erano la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè, il responsabile Cultura del Pd etneo Jacopo Torrisi, il responsabile nazionale Diritti civili dei Giovani Democratici Fabio Astrobello, il segretario dei Giovani Democratici della provincia etnea Damiano Pagliaresi e Gioia Musumeci, responsabile Diritti civili dei Gd di Catania, il deputato nazionale Giuseppe Berretta, la parlamentare regionale Concetta Raia, il segretario provinciale Luca Spataro, il capogruppo in consiglio comunale Saro D’Agata assieme alla consigliera Francesca Raciti e diversi esponenti della segreteria confederale della Cgil.
“Abbiamo voluto rilanciare questa proposta perché negli ultimi anni abbiamo notato una spaventosa regressione a Catania anche sotto il profilo dei diritti civili e delle libertà – ha esordito Jacopo Torrisi – L’episodio di violenza verificatosi in pieno centro storico a metà febbraio a danni di una ragazza transessuale ci ha scioccato, non solo per la violenza in sé ma anche per il silenzio assordante di tutta la città, a partire dalle istituzioni e dal Comune, totalmente assente e sordo agli appelli delle associazioni. Catania è stata un esempio sul piano nazionale dell’apertura e del progresso nei confronti della comunità LGBT, è ora di tornare a dimostrarlo”.
Da qui l’appello inserito nella lettera aperta, rilanciato oggi dopo che i Giovani Democratici già un anno fa avevano rivolto una simile richiesta – caduta nel vuoto – a Palazzo degli Elefanti. Concorde anche la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro: “La recente sentenza della Cassazione secondo cui le coppie gay hanno diritto alla vita familiare fotografa un sentire diffusissimo e traduce ciò che nella società italiana già accade e che la società italiana accetta senza problemi – ha detto – Non parliamo di matrimonio omosessuale, parliamo di diritti fondamentali e non possiamo più aspettare un minuto in più perché vengano riconosciuti”. E anche a Catania, come avviene già in tante altre città d’Italia, il Pd chiede che anche le coppie omosessuali possano godere di certi diritti ancora negati.
“Questa lettera aperta è un documento molto importante – ha detto Paolo Patané, presidente nazionale Arcigay – perché in un momento delicato come questo, dove a governare sono i tecnici, è fondamentale che gli Enti locali come i Comuni diano segnali forti di vicinanza alle esigenze dei cittadini. Catania ha una delle comunità omosessuali più importanti d’Italia, ci sono centinaia di coppie di fatto e non si può restare indietro rispetto ad altre realtà come Bologna, Torino, Milano, Napoli e tra poco anche Salerno”.
Per Damiano Pagliaresi (Gd Catania) “non vogliamo parlare di temi eticamente sensibili, vogliamo che si raggiunga finalmente e concretamente l’obiettivo della parità di diritti delle coppie omosessuali”.
L’appello del Pd e dei Gd etnei è stato accolto anche dai deputati Berretta e Raia: “Lo sottoscriviamo in pieno perché è un segnale di civiltà – hanno sottolineato – La tutela e il rispetto della persona passano anche da questo, dall’abbattimento di certe barriere ormai soltanto ideologiche”.


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