Colpa delle stelle: un libro sopravvalutato?

Colpa delle stelle: un libro sopravvalutato?

Da qualche mese a questa parte l’attesa per l’arrivo del film “Colpa delle stelle” (“The Fault In Our Stars” in inglese) si è fatta spasmodica e online non si fa che leggere qualche anticipazione o vedere il trailer un po’ ovunque.
Il quattro settembre è finalmente arrivato anche in Italia (dopo l’anteprima del 31 agosto), dopo essere uscito il 6 giugno negli Stati Uniti e tra giugno e luglio in Australia e Nuova Zelanda.

Le canzoni della colonna sonora (quali “Boom Clap” di Charli XCX o “All of the stars” di Ed Sheeran, di cui avevamo parlato in una delle indagini alla ricerca del tormentone firmato #elachiamavanoestate) stanno dilagando ovunque, insieme ai video fatti dai fan con le immagini del film e in giro potrete trovare molte immagini che rimandano alla grafica della copertina sia del libro che del film (e che potete ammirare curiosando sul sito ufficiale).
Vedendo quanto interesse stavano suscitando libro e film in giro per il mondo, mi sono incuriosita e ho deciso di leggere in lingua originale il libro di John Green, famoso scrittore, blogger e critico, arrivato in vetta alla classifica della New York Times bestseller list del gennaio 2012 proprio grazie a “The Fault In Our Stars”.
L’argomento trattato è davvero uno degli argomenti più delicati di cui parlare in assoluto, ecco la sinossi presente su Wikipedia, per non spoilerare alcunché a chi fosse interessato alla lettura e/o alla visione del film:
La giovane Hazel Grace Lancaster è sopravvissuta ad un cancro ai polmoni grazie all’assunzione di un farmaco sperimentale. A causa di ciò, frequenta un gruppo di supporto per sopravvissuti al cancro, dove incontra Augustus Waters, un ex giocatore di basket a cui è stata amputata una gamba. I due giovani si innamorano e, grazie ad Augustus, Hazel ritrova la voglia di vivere e di sorridere. Ma quando la loro relazione diventa sempre più profonda, Hazel cerca di allontanarlo, per limitare il numero di dolori che causerà quando il male si ripresenterà. Il male ritorna e Hazel viene ricoverata in ospedale con una grave polmonite; in quel momento Augustus le dice di tenere a lei più di quanto si possa preoccupare del dolore che lei potrebbe causargli. Dimessa dall’ospedale, Hazel e Augustus si recano ad Amsterdam per incontrare Peter Van Houten, l’autore del romanzo preferito di Hazel e di Augustus. Ma il destino, scritto nelle stelle, ha in serbo per i due innamorati altre dure prove.
La lettura del libro mi ha lasciata alquanto stupita: la storia è toccante, certamente, ma lo stile e la tecnica narrativa non sono chissà quale novità o quale incredibile caratteristica peculiare di quest’opera, che rimane interessante pur nella sua semplicità, per la schiettezza e la realistica soggettività della narrazione, lasciata ad Hazel, con tutti i rischi e le difficoltà che questo deve aver comportato all’autore. Rimane il fatto che non mi abbia conquistata come pensavo avrebbe fatto, nonostante mi abbia fatto calare negli scomodi panni di un malato terminale, dei suoi amici e dei suoi genitori (sempre visti attraverso i suoi occhi), compito assolutamente non semplice, che l’autore ha svolto con una naturalezza che stordisce, una volta che ci si accorge della nostra metamorfosi avvenuta durante la lettura.
Mi sono ripromessa sia di andare a vedere la trasposizione cinematografica che di leggere anche gli altri libri dell’autore per capire se si tratti di una sua cifra stilistica o questa sua semplicità disarmante sia dovuta alla situazione narrata in questo libro. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
5 settembre 2014

Se foste interessati ecco gli altri titoli di John Green:
“Looking for Alaska” – “Cercando Alaska”
“An Abundance of Katherines” – “Teorema Catherine”
“Paper Towns” – “Città di carta”
“Let It Snow: Three Holiday Romances” con Maureen Johnson e Lauren Myracle
“Will Grayson, Will Grayson” – “Will ti presento Will” con David Levithan

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