Dalle suggestioni del Gran Tour a quelle di Peck, all’Expo il viaggio dell’Italia del vino

Dalle suggestioni del Gran Tour a quelle di Peck, all’Expo il viaggio dell’Italia del vino

Dalle suggestioni del Gran Tour che ha portato in passato tanti giovani dell’aristocrazia e successivamente anche della ricca borghesia di tutta Europa a conoscere le bellezze naturali e artistiche del nostro Paese, a quella di Peck. Il Comitato scientifico del Padiglione VINO – A Taste of Italy, ha riunito oggi all’Expo 2015 (terrazza Sala Symposium) giornalisti internazionali e personalità dell’enogastronomia per far conoscere e celebrare l’Italia del Vino, partendo dalle Alpi e arrivando fino nel cuore del Mar Mediterraneo.

“Le suggestioni del Gran Tour: viaggio nell’Italia del vino” il tema dell’incontro moderato dalla firma del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, che vede al tavolo dei relatori il geopedologo Francesco Lizio Bruno, i giornalisti-scrittori Christian Eder, Isao Miyajima e  Patricia Guy, e si propone di ricostruire (la seconda parte è in programma sabato 17 ottobre), la lunga e complessa evoluzione dei nostri suoli, dei paesaggi, della storia alimentare e soprattutto dei vini italiani di maggior prestigio e fascino.

“In due momenti, ben distinti ma complementari, abbiamo voluto raccontare la straordinaria versatilità del mondo del vino che da comparto prettamente agricolo, solo mezzo secolo fa, oggi è diventato un fenomeno sociale ed uno degli ambasciatori del saper fare italiano, che tanta risonanza internazionale regala al made in Italy ed ai suoi territori”, commenta Riccardo Cotarella, Presidente del Comitato scientifico del Padiglione del Vino.

“Da 50 anni con Vinitaly promuoviamo la cultura e il commercio delle nostre produzioni vinicole nel mondo. Lo facciamo con equilibrio e dando voce a tutti i produttori, piccoli e grandi, prova ne sia che nel Padiglione del Vino, il primo nella storia dell’Esposizione Universale mai dedicato al mondo del vino, ad oggi abbiamo proposto 3600 etichette di 2000 aziende. Al di là del significativo dato sulle presenze, che a settembre hanno superato quota 1,5 milioni, è l’aver saputo accogliere, informare ed incuriosire molti visitatori stranieri ed italiani, che a volte poco conoscevano il vino, i luoghi della produzione e la storia dei territori, contribuendo in modo efficace  al racconto dell’Italia enogastronomica e dei suoi straordinari paesaggi”, afferma Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere-Vinitaly, chiamato dal governo italiano a realizzare il Padiglione Vino a taste of Italy.

26 settembre 2015

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