Ester Viola e l’amore ai tempi di Whatsapp

Ester Viola e l’amore ai tempi di Whatsapp

«Si lasciano i ricchi, si lasciano quelli che non avrebbero i soldi per lasciarsi, si lasciano gli innamorati, si lasciano persino quelli che si erano messi insieme per non lasciarsi soli. Si lasciano tutti, è solo questione di quando».
La lettura di questo libro non è stata facile, anzi.
Dal 21 giugno, data di uscita del libro “L’amore è eterno finché non risponde”, di Ester Viola per Einaudi, ho ritardato il momento dell’acquisto dell’ebook perché sapevo che, una volta letto, ci sarebbe stato un “prima” e un “dopo”, come capita sempre quando leggo libri che toccano le corde più delicate di cuore, cervello e stomaco.
Il finale del libro è un piccolo pugno nello stomaco, di quelli che inizialmente pensi che non abbiano fatto nemmeno il livido, poi invece ti dicono che hai un’emorragia interna e devi fare i conti con una serie di fantasmi e paure che pensavi fossero sedati in un angolino. E invece no.
Lo stile di Ester Viola è incredibilmente semplice, chiaro e diretto, al punto da incantare con il suo essere cristallino.
Non ci sono giri di parole se non nei momenti in cui le parole si attorcigliano per motivi slegati dalla sintassi o da mere scelte di stile e strettamente connessi con il giro di pensieri attorcigliati al punto fisso della vita di Olivia, pensieri che tutti, almeno una volta nella vita abbiamo seguito, anche troppo.
Sarà stato un background sentimentale disastrato, sarà stata l’affinità con il modo di pensare di Olivia (nei limiti del possibile, viste le differenze esistenti), sarà che le conversazioni Whatsapp nel libro mi hanno conquistata, ma è venuta quasi quasi voglia di scrivere un libro anche a me.
Il punto è che poi mi perdo dietro le notifiche e non riesco a portare a compimento il mio intento iniziale: ci fosse una volta però che la notifica sia quella desiderata.
Lettura straconsigliata per tutti, specie per chi sta uscendo da una storia d’amore complessa o per chi non ci è mai davvero entrato.

[Certo che esiste l’amore eterno: è quello non corrisposto. Lo sa bene Olivia, avvocato divorzista con la pericolosa tendenza ad allenarsi anche in privato nello sport estremo dell’abbandono. Ma quando si parla di affari di cuore, l’esperienza non serve a niente: finirai disperato ogni volta, finché non t’innamori di nuovo. Come dice Olivia, è Darwin applicato alla sciagura sentimentale: non il piú forte, ma il piú veloce a dimenticare è quello che sopravvive. Un romanzo d’esordio divertentissimo, affilato, cosí corrosivo da risultare terapeutico. Perché capita a tutti di toccare il fondo, ma è meglio se capita a qualcun altro.
Olivia ha trentadue anni e di mestiere fa divorziare le persone. La sciagura sentimentale è il suo pane quotidiano, tanto che divide i clienti in due categorie: i Lascianti e i Lasciati. Accomodanti e solitamente muniti di un amore nuovo di zecca i primi, agguerriti i secondi (hanno già perso nel matrimonio, non hanno nessuna intenzione di perdere nel divorzio). Anche Olivia è stata lasciata, ma siccome Dario continua a mandarle messaggi su WhatsApp è sicura che tornerà da lei, manca pochissimo. Del resto, «lasciarsi non è mai quando ci si lascia: è una cosa che succede quando non puoi piú negare che il tuo ex si è innamorato di un’altra». E oggi per scoprire che all’improvviso lui non è piú «disponibile», basta sbirciare su Facebook – comodamente da casa, in pigiama, versando lacrime sul sushi ordinato a domicilio. Ester Viola ha il talento raro della battuta fulminante, quell’acutezza un po’ spietata che ci mette a nudo davanti a noi stessi. Racconta l’universo dei sentimenti in modo vivo e contemporaneo, perché da Jane Austen al Nick Hornby di Alta fedeltà l’amore è sempre la stessa cosa, ma adesso una notifica può cambiarti la giornata.]
Einaudi Editore
180 pagine
Ebook: € 8,99
Cartaceo: € 17,00 » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
3 ottobre 2016

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