Musica, Ex Novo e “Segnala Come Spam”

Musica, Ex Novo e “Segnala Come Spam”

Dopo il suo lungo trascorso fra realtà musicali alternative nell’underground indipendente bolognese Gian Luca Biasini diventa Ex Novo e propone un album di sue canzoni mescolando punk, indie, elettronica e pop.  Gian Luca vive a contatto con la musica da sempre (registra il suo primo tape all’età di 8 anni), dalle tastiere alla batteria, da chitarrista a percussionista, passando per la computer music quando ancora si programmava su Atari. Ascolta ed ama di tutto, dai Deftones a Lucio Battisti, dai Prodigy a Pino Daniele, dai Pantera a Fabri Fibra, dai Nirvana a Jamiroquai. Ex Novo non si sente mai giudice delle situazioni che racconta, ne fa parte e le racconta in musica, amplificandole per farle udire agli altri.

Chi è EX NOVO e come si descriverebbe a chi ancora non la conosce?
Ex Novo, all’anagrafe Gian Luca Biasini, è un ragazzo di 33 anni, nato in provincia di Bologna. Mio padre suona la chitarra in un gruppo ed è grazie a questa sua grande passione che sono cresciuto tra musicisti, dischi, strumenti musicali e studi di registrazione. E così sono arrivate le lezioni di tastiera prima, di chitarra e di batteria poi, passando per corsi di registrazione, 10 anni di live, un’etichetta discografica quando avevo 16 anni e tante altre esperienze. La musica mi affascina da sempre in ogni sua forma, stile, strumento ed è da tutto questo background che è nato il mio disco con le sue diverse influenze e sfumature.

Come è nato “Segnala Come Spam”?
“Segnala Come Spam” ha avuto una genesi lunghissima, in quanto i pezzi sono stati scritti in più di 10 anni, ma non erano altro che accordi e melodie suonate con la chitarra acustica sul divano di casa mia, finché non mi sono deciso a registrarli nell’autunno 2014. Ci ho messo un anno circa per completare i testi, le registrazioni e gli arrangiamenti. È un disco molto importante per me, l’ho fatto per me stesso. Poi una volta finite le registrazioni l’ho fatto sentire ad Alberto Mantovani della DeepOut e da lì è partito tutto il resto.

Quale sensazione vorrebbe che rimanesse a chi ascolta il suo album?
Ogni pezzo ha la sua storia, il suo significato e la sua atmosfera. Per cui è difficile pensare ad una sensazione che accomuni tutte le canzoni dell’album. Per esempio “How Long” e “Trenta” sono pezzi molto soft e intimistici, ben lontani dai ritmi incalzanti e dalle provocazioni di “Condividi” e “Gattophard”.

Fonti di ispirazione e idoli incontrastati che hanno influenzato il suo modo di rapportarsi alla musica?
Sono molti, ma se dovessi citarti i principali allora ti dico in ordine sparso: Deftones, Nirvana, Smashing Pumpkins, Prodigy, Pino Daniele, Lucio Battisti, Jamiroquai, Fabri Fibra e mi fermo, altrimenti diventerebbe una lista della spesa infinita.

Cosa ama maggiormente della dimensione live?
Come batterista la cosa che mi gasava di più era quando la gente cominciava a ballare. Non c’è niente di più bello di vedere dalle retrovie il pubblico scatenarsi e divertirsi a tempo sui tuoi ritmi, e fermarsi quando tu ti fermi, e ricominciare quando tu ricominci. Ti senti un po’ come un burattinaio. Si crea un’empatia fisica, quasi primitiva, fra il batterista e il pubblico. Invece come frontman non ti so rispondere perché il progetto Ex Novo è fresco e i live non sono ancora iniziati. Vedremo.

Sogni nel cassetto e speranze per il breve termine?
Il mio sogno nel cassetto era realizzare il disco con le mie canzoni e direi proprio di esserci riuscito. Tutto l’interesse che si sta sviluppando intorno al mio lavoro è molto bello e divertente e cerco di godermi il momento senza grosse aspettative e senza farmi illusioni. Dopotutto ho sempre suonato per pura passione, senza velleità di alcun genere, e forse è proprio per questo motivo che il disco sa così di genuino, di sincero, e piace a chi lo ascolta.

Cosa cambierebbe subito di lei e cosa non vorrebbe modificare mai e poi mai neppure sotto tortura?
Per la risposta alla prima parte della domanda forse dovrei chiedere consiglio a mia moglie anche se sostiene che io sia un testone e che non ci sia modo di ragionare con me. Neanche sotto tortura…!

Come si vede da qui a 10 anni?
Dieci anni più vecchio direi!

Per seguire Ex Novo: www.facebook.com/exnovogianlucabiasini/ » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
16 luglio 2016

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