Lampedusa, Berlusconi: “Stiamo mantenendo le promesse”

LAMPEDUSA – La prima notizia è che il Presidente del Consiglio non ha raccontato barzellette, al contrario di quanto fatto in tutte le occasioni in questi giorni. La conferenza stampa tenutasi a Lampedusa scivola via senza intoppi. Solo un accenno ad i processi: “I magistrati lavorano contro il Paese” dice Berlusconi. La canzone del Bunga Bunga, che in Germania sta scalando tutte le classifiche, rimane solo un accenno nella domanda di un giornalista tedesco.
Berlusconi elenca le promesse fatte ed i progressi che sono stati compiuti. L’Isola è stata svuotata e due voli al giorno verso la Tunisia eviteranno che possano tornare le scene di sovraffollamento viste nelle settimane passate.
Il Governo conta anche su un effetto psicologico, per cui i Tunisini quando vedranno ritornare i tanti rimpatriati non partiranno più con la stessa frequenza. L’Italia, inoltre, fornirà alla Tunisia mezzi adeguati per il pattugliamento delle coste, per impedire che le navi possano partire verso le coste italiane.
Si dice certo che alla fine in Europa prevarrà il buon senso e che “nessuno potrà tirarsi indietro, di fronte a questo Tsunami umano”. Anche le polemiche interne con i governatori leghisti saranno presto superate. Solo il Veneto al momento non ha centri per l’accoglienza, ma solo al momento, sottolinea il premier, perché non ha strutture.
Il piano Lampedusa costerà in tutto “poche decine di milioni di euro” ed è già partito. Sono “pronti gli spot per la promozione turistica dell’Isola”. Nei prossimi giorni “verrà presentato il decreto per il piano colore e per il piano verde per le zone urbanizzate”. Le promesse questa volta sembrano più realistiche e più aderenti alla realtà.
È pronto il decreto per fare di Lampedusa una Zona a burocrazia zero ed una Zona Franca, per cui verrà avanzata l’autorizzazione all’Unione Europea.
La prossima settimana il governo “avanzerà la candidatura di Lampedusa al Premio nobel per la Pace”. Insomma, sembra proprio che Berlusconi abbia mantenuto, fin qui, tutte le promesse del suo show della scorsa visita. Il casinò non si potrà fare, perché occorrerebbe una legge ed il Parlamento per ora è occupato in altre questioni. Per il campo da golf si è impegnato a portare sull’Isola imprenditori che potrebbero essere interessati a realizzarlo.
Anche la promessa sulla villa, su cui in questi giorni si era discusso parecchio, tra smentite e conferme, è stata mantenuta. “Ecco l’atto di acquisto”, dice mostrando il contratto per la villa delle Due Palme. Il Presidente non esclude però che ne possa acquistarne un’altra nei pressi dell’Isola dei conigli.

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