Musica, Tre domande ai Linea 77

Musica, Tre domande ai Linea 77

Dopo l’uscita del loro settimo album in studio, la band torinese sta per partire con un nuovo tour, legato proprio ad “Oh!”. Partiranno il 14 marzo da Bologna, per terminare il 25 aprile a Milano (ulteriori informazioni).
La band, in attività dal 1993, è tornata con un album attesissimo dai fan, che ha inizialmente spiazzato per il contrasto tra sound e artwork, ma che ha soddisfatto tutti gli ascoltatori… che si sono sentiti un po’ come Alice, ritratta in copertina.
Abbiamo fatto loro tre domande a proposito del “non-video” che ha conquistato l’Italia, del tour e proprio di quella Alice sorpresa nel bel mezzo del Paese delle meraviglie.

Com’è nata l’idea del video di “Presentat-Arm!” con i 77 nomi di band musicali celati dietro le emoticon?
Dade: È venuta come la classica idea di quando sei tra amici e fai una roba che ti rendi conto che sembra una cagata ma in realtà sai che ha potenziale, perché chiunque si infognerebbe di questo stupido giochino. Ti dici che sarebbe bello fare il video prima o poi, poi te ne dimentichi… questa volta in realtà, arrivati alla scadenza di dover far uscire il video eravamo senza voglia di farlo perché ci siamo obiettivamente stufati dei video classici girati nella fabbrica abbandonata con gli strumenti finti.
Nitto: Suonare per dieci ore lo stesso pezzo in playback…
Dade: Quindi abbiamo detto “facciamolo!” e mettiamo in palio una cosa grossissima, tanto in realtà per noi non cambia nulla! Far entrare una persona a vita ai nostri concerti è una cosa che ci fa piacere, soprattutto se lui apprezza! In un’ora e mezzo il video era pronto. Immaginavamo che sarebbe stato una bomba, perché un giochino così veramente…
Nitto: Non così tanto, non immaginavamo così tanto!
Dade: Aldilà che ti piaccia o meno la band, che poi anche lì, il rovescio della medaglia è che la canzone l’hanno cagata proprio in pochi! Tantissimi siti però, anche importanti, hanno retweetato tutto e c’è stata davvero tanta attività social dietro questa cosa! Ci fa felici: non immaginavamo prendesse così tanto piede, ma pensavamo che sarebbe diventato un tormentone!

La scelta dell’artwork e del nome dell’album come è avvenuta? Devo ammetterlo: quando ho visto la copertina sono rimasta proprio come Alice e mi è uscito proprio un “oh!”…
Dade: Perfetto!
Nitto: Era proprio quello che volevamo fare!
Dade: Il concetto era proprio quello! Comunque la cosa è nata come tutte le altre volte: ci lasciamo abbastanza ispirare dalla vita quotidiana, immagini che vediamo o momenti che viviamo che siano. Quella immagine lì l’ho trovata io girando sul web, l’ho vista e ho saputo che sarebbe stata lei. Non sapevamo nemmeno come chiamarlo il disco! Quando l’ho vista ho capito che quella era la copertina, dopo abbiamo trovato il titolo e lo abbiamo aggiunto scritto lì… ci stava davvero perfettamente! Tanti ci dicono “Se lo guardo non sembra la copertina di un disco dei Linea 77!” e noi volevamo esattamente quello, proprio per focalizzare il tutto sul concetto di stupore che sembra ormai una cosa un po’ passata di moda, no? Non ci si stupisce ormai più di nulla!
Cosa ci si deve aspettare dal vostro tour in partenza? Cosa state preparando per i fan?
Nitto: Stiamo provando! Stiamo provando in questi giorni una scaletta… volevamo questo disco particolarmente centrale nella scaletta, quindi sarà una bella parte di tutto il concerto e in più, comunque, ci sono dei senatori imprescindibili che saranno sempre presenti! Poi… cosa aspettarsi… “tanta energia, tanta voglia di fare e divertirsi!” (con accento milanese, ndr.)  » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
3 marzo 2015

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