Musica, Mirta: la cantautrice sciamana

Musica, Mirta: la cantautrice sciamana

Mirta concepisce le note come veicolo per comunicare ed entrare in contatto con l’altro. Finora ha declinato questa propensione attraverso il suo progetto “Voce Autentica” dove aiuta le persone a raggiungere il benessere attraverso la voce e meditazioni cantate. Questo percorso, dove Mirta ricopre il ruolo di sciamana, continua attraverso le canzoni del suo disco d’esordio.

Chi è Mirta e come ti descriveresti a chi ancora non ti conosce?
“Mirta è una persona che è in continua evoluzione, crescita… mi sento sempre più donna perché sto crescendo, posso dire “sono una donna” e anche un’artista, anche se all’inizio facevo fatica a riconoscerlo; adesso sono soddisfatta, ho fatto un bel disco. Mirta è una donna cantautrice.”

La definizione “cantautrice sciamana”, come si sono evolute queste due aree della tua vita?
“È una definizione che mi hanno dato: queste mie due anime per un po’ hanno camminato in parallelo, nel senso che da una parte io scrivevo canzoni e facevo la cantautrice, dall’altra avevo quest’aspetto preponderante del viaggio e della relazione d’aiuto. Sono anche una coach, aiuto le persone a raggiungere obiettivi, superare difficoltà, lo facevo parallelamente. Quello che ha unito le due parti è stata proprio la voce, ovvero la scoperta di poter utilizzare la mia voce non solo per cantare delle canzoni, ma proprio come suono, come vibrazione, il canto libero da un punto di vista più terapeutico. Ho messo insieme queste due cose e la definizione me l’hanno data per le meditazioni cantate che faccio.”

In cosa consiste il tuo lavoro come coach?
“Faccio sia sessioni individuali che corsi o meditazioni cantate, nei quali incontro le persone individualmente: loro possono parlarmi di qualsiasi problema o difficoltà che hanno e con loro le affronto utilizzando la voce o anche altre tecniche che ho appreso in dieci anni di studio. Grazie a questi incontri le persone raggiungono delle consapevolezze che da sole non trovavano; io sono una guida, uno specchio che li mette in contatto con una parte di loro stessi che spesso non conoscono. Si sciolgono dei nodi, tutto il lato emozionale viene toccato, è un lavoro guidato su sè stessi, con il fine di migliorare la propria vita.”

Come nascono le tue canzoni?
“Per me, ogni volta, scrivere una canzone è una sorpresa: sono le canzoni che mi sorprendono. Io magari sto camminando per la strada, sono sul tram, mi dormo e mi sveglio, perché ho l’ispirazione: difficile che mi sieda a tavolino e decida di scrivere una canzone. Si tratta di un’ispirazione che arriva quando meno me lo aspetto; quando ho fatto un’esperienza di vita e l’ho elaborata mi viene l’urgenza di esprimerla, ovunque io sia, qualunque cosa io stia facendo. Capita spesso che io canti per la strada e vengo anche guardata un po’ male, a volte…” 

Com’è nato “Trovo Te”?
“Si tratta di una raccolta di canzoni: alcune le avevo già scritte qualche anno fa, dopo un viaggio in Sud America, esperienza che mi ha sbloccata; altre invece sono nate nell’ultimo anno.
Ho fatto una proposta a Massimo Zoara, il mio produttore, a lui è piaciuta e poi in studio, gli arrangiamenti, li ha curati lui: io ho scritto le canzoni, lui poi le ha rivestite.”

C’è un’esperienza che ti ha segnata particolarmente?
“Ho fatto tanti concerti, tanti anni fa; ad un certo punto ho smesso perché non ce la facevo più ad autofinanziarmi, dovevo lavorare, ho vissuto altre esperienze di vita; l’incontro con Massimo Zoara ha fatto sì che il disco vedesse la luce: io avevo detto basta: “se non incontro qualcuno che mi aiuta chiudo con la musica”, ero stanca. Proprio quando ho deciso di smettere di lottare ho incontrato lui e l’Universo ha così voluto che continuassi.”

Punti di riferimento musicali?
“Sono cresciuta con i grandi classici: sono imbevuta dei grandi cantautori italiani e stranieri, quella che secondo me è la migliore musica; attualmente è raro che qualcosa mi emozioni, ma ho conosciuto un’artista che mi ha folgorata che è LP.”

Come inviteresti i lettori a guardare “Aquile di sabbia”?
“Si tratta di un incontro di tre linguaggi artistici di tre donne, tutti al femminile, perché la regista è una videoartista romana, poi ci sono io e nel videoclip partecipa anche un’artista plastica: è un misto di linguaggi, il filo conduttore è proprio il corpo, nella canzone parlo dell’anima: è un incontro tra l’anima e il corpo molto interessante.” (Il video lo trovate qui: youtube.com/watch?v=Ky6FMmKrBUM ndr.)

Il messaggio che vorresti arrivasse a chi ti ascolta?
“Queste canzoni, come mi dicono spesso, sono canzoni positive, che trasmettono speranza e positività, mi sento felice quando le persone ascoltano le mie canzoni e mi dicono “wow, bellissima, mi fa star bene!”. Mi piace che le mie canzoni incoraggino e facciano stare bene, ecco.”

Progetti per il futuro a breve termine e sogni nel cassetto?
“Fare qualche altro live per continuare a presentare il disco, poi ci sarà un viaggio in Brasile perché il cd uscirà anche lì. Sogni nel cassetto… che questo disco venga ascoltato da quante più persone possibili: il sogno di chiunque scriva canzoni.”» Chiara Colasanti
TW @lady_iron
14 aprile 2017

Comments are closed.