Musica, 12 sogni per i 6 posti delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo

Musica, 12 sogni per i 6 posti delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo

Stasera su RaiUno andranno in onda, in diretta da Villa Ormond a Sanremo, i 12 talenti che sono riusciti a spuntarla su una selezione prima di 600 artisti e poi di 60. Questi 12 finalisti si contenderanno i 6 posti delle Nuove Proposte che si esibiranno sul palco dell’Ariston durante il Festival di Sanremo.
Oltre a Carlo Conti, che avrà il ruolo di direttore artistico, la commissione sarà composta dal conduttore e showman Piero Chiambretti, dalla conduttrice, cantante e attrice Rosita Celentano, dal musicista Giovanni Allevi, dal conduttore Federico Russo, dalla vj Carolina Di Domenico e dalla conduttrice Andrea Delogu.
Qualche mese fa abbiamo scambiato quattro chiacchere con Francesco Guasti a proposito del suo album in uscita e adesso ci ritroviamo a parlare con lui di questa esperienza che potrebbe portarlo ad esibirsi tra le Nuove Proposte durante il Festival di Sanremo.

Ci puoi parlare di “Io e Te” e di come ti senti in vista della prima serata su RaiUno?
Mi sento un po’ come nei cartoni animati o nei film, quando ci sono quelle scene in cui si vede il calendario dove si fa il conto alla rovescia per la data segnata con un cerchio rosso. Se da una parte è bellissima perché comunque è un’emozione grande poter cantare il proprio brano il 27 all’Ariston, dall’altra c’è tanta tensione, paura di non far bene, come è normale che ci sia… è una paura buona, una paura genuina! È un insieme di emozioni che si fondono: è una bella cosa!

Come è nato “Io e Te”?
È nato molto velocemente, abbastanza di getto: è l’incontro tra il mio io ed il suo alter ego, un guardarsi un po’ allo specchio. Siamo abituati a guardarci allo specchio: ma non lo facciamo in modo genuino, vivendo in un mondo dove si bada molto all’apparenza… in questa canzone parlo di un guardarsi allo specchio differente, molto naturale, come se ci si vedesse per la prima volta e si decidesse in quel momento cosa vogliamo diventare e cosa vogliamo fare.
Se non siamo noi che vogliamo le cose, le cose non arrivano: possono aiutarci tutte le persone del mondo, ma se non lo vogliamo noi non riusciremo mai a fare quello che vogliamo!

Parlando di scaramanzia: come hai reagito sapendo di essere tra i dodici finalisti e hai fatto un “fioretto” decidendo cosa farai se passi questa ulteriore selezione?

Il passaggio tra i dodici finalisti è stato incredibile: non ci credevo! Già ricevere una telefonata su Skype di Carlo Conti non succede tutti i giorni… nell’attesa mi sono ripreso con il cellulare e ho fatto un video che poi ho messo su Facebook per divertirmi un po’.
È stato un momento particolare: aspetti la chiamata, i nervi hanno subito le conseguenze di queste attese… Ho detto che se entro mi faccio la barba bianca per qualche giorno! Per me già è un successo pazzesco questo: siamo partiti in 600, poi 60, ora in 12… io inseguo Sanremo da tanti anni, per me già essere qua a Sanremo è splendido: si respira un’aria diversa!

Ci avevi detto che avevi sempre guardato il festival di Sanremo e sognavi di arrivarci…
Come dico sempre: dal divano di casa, con mia mamma, guardiamo sempre Sanremo e mi immagino su quel palco; mi piacerebbe poter fare il contrario. Dal palco immaginare la mia mamma che mi guarda da casa: sarebbe fantastico, per me un sogno che si realizza! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
27 novembre 2015

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