Musica, i RHumornero e il sogno di Battiato

Musica, i RHumornero e il sogno di Battiato

I RHumornero nascono nel 2005 dall’incontro di musicisti provenienti da diverse esperienze (Super B, Prozac+ e altri..) Il rock cantato in italiano proposto dal gruppo mischia atmosfere dark con sonorità post-grunge che sfumano nel metal abbracciando il cantautorato italiano rendendo il progetto riconoscibile e unico nel suo genere.
Dopo svariati live nei club della penisola vengono chiamati ad aprire concerti a Marlene Kuntz, Baustelle, Verdena, Almamegretta e ai Deep Purple all’Arezzo Play Festival 2010 dove viene indicata miglior band opening act.
Nel corso degli anni hanno continuato a riscuotere successi e a imporsi sulla scena, grazie ad esperienze live e a dischi che li hanno fatti conoscere in lungo e in largo per lo stivale; abbiamo fatto loro qualche domanda per conoscerli un po’ meglio.

Chi sono i RHumornero e come vi descrivereste a chi ancora non vi conosce?
“Siamo quattro persone in evoluzione attraverso le esperienze che la vita ci propone. La musica ci serve per esorcizzare i malesseri della vita, la musica trasforma gli stati d’animo più neri in qualcosa di meraviglioso e liberatorio, è la medicina, è la cura, è la ragione.”

Com’è il vostro rapporto con Virgin Radio, per cui avete composto tre compilation?
“Abbiamo partecipato a tre fortunate compilation (“Virgin Style Rock Vol. 6 con “Schiavi Moderni”, “ Xmas in Rock vol. 1” con “Last Christmas (non si sentirà) e “Xmas in Rock vol.2” con “Sotto le stelle”): il nostro rapporto con Virgin Radio è legato soprattutto alla figura di Marco Biondi. Marco è il vero talent scout che passa le nottate a scovare talenti in rete, non ha preconcetti legati al mondo delle star, io lo chiamo “l’ultimo guerriero” che mette la musica in primo piano chiunque tu sia, ha curato la direzione artistica del nuovo album e, oltre che ad essere un maestro, ci ha portati a fare un grande salto di qualità e consapevolezza verso noi stessi.”

Cosa pensate della scena rock italiana contemporanea?
“Crediamo che in questo momento non ci sia una vera scena rock italiana come negli anni passati; i progetti ci sono e di alta qualità, il rock è ciclico, non muore mai… è nel nostro dna viaggia tra gli alti e bassi delle varie ere e si ripresenta sempre con la sua indiscussa credibilità che mette in accordo tutti.”

“Eredi” come è nato? Qualche aneddoto del periodo in studio?
“La scrittura dei brani è stata molto profonda, abbiamo un bellissimo ricordo, è nato riflettendo sul concetto che il “Futuro” è qualcosa di molto vicino, il Futuro non riguarda solo chi verrà dopo di noi ma noi in primis. Abbiamo osservato molto il cambio epocale della comunicazione grazie ai Social Network, ci siamo persi nelle miserie umane e nel fatto che siamo il massimo capolavoro che la terra abbia mai visto in tutti i suoi mutamenti, nessuna specie si è evoluta come abbiamo fatto noi esseri umani e di tutta questa evoluzione non sappiamo cosa farne. La produzione dell’album invece non è stata semplice, abbiamo dovuto affrontare e superare diversi ostacoli fino all’arrivo di Pietro Foresti.
A Settembre 2015 ci siamo rivolti a Pietro per la produzione di “Last Christmas (non si sentirà)” il primo brano di Natale scritto su richiesta di Virgin Radio, l’esperienza è stata talmente positiva che abbiamo deciso di riaprire tutti i singoli dell’album affidandoli alle sue mani, Pietro ha saputo far suonare i brani esattamente come volevamo, da li è nato un sodalizio che ci sta dando enormi soddisfazioni.”

Avete una routine creativa per scrivere i vostri pezzi oppure ogni volta è diverso?
“Non ci sono routine, l’unica cosa che non cambia è la composizione notturna dove i telefoni non squillano, i bambini dormono e le idee prendono il loro spazio senza essere disturbate. Ci sono dei brani che hanno avuto bisogno di diversi mesi per essere completati e altri come “Nel tuo silenzio” o “Spiriti” che sono nati come li sentite in una notte e ritoccati pochissimo.”

Sogni nel cassetto e speranze per il futuro a breve termine?
“Un sogno ricorrente nel cassetto è una collaborazione con Franco Battiato.”

Artisti di riferimento?
“Non ne abbiamo. Possiamo dirti alcuni nostri ascolti importanti, quelli che hanno accompagnato molte fasi delle nostre vite, Battiato, Fossati, C.S.I., Dave Mattews Band, King Krimson, Beatles e Depeche Mode.”  » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
16 marzo 2017

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