Musica, Skizzo e “Il Bicchiere Mezzo Pieno”

Un cantautore 42enne con un’esperienza professionale e artistica di tutto rispetto alle spalle, che ama passare il suo tempo in studio o davanti la macchina da presa del suo prossimo video e che lavora nel campo dell’animazione turistica, dove ha iniziato a muovere i primi passi della sua carriera che lo hanno portato sulla scena musicale nazionale.

Chi è Skizzo e come ti descriveresti a chi non conosce la tua musica? Ho letto che sei “il poeta del divertimento”!

Sicuramente come cantautore, quindi con quel giusto mix di tristezza, perché è bello scrivere della musica che ti riappacifica con quel lato un po’ “triste” di te: nasco “voce e chitarra”, nella tradizione della vecchia scuola dei cantautori, anche perché sono vecchio anche io, ho 42 anni… Mi definirei come un cantautore della vecchia scuola che si trova in un momento sbagliatissimo per fare la musica che vorrebbe fare. Il cantautore sbagliato al momento sbagliato, mi definirei così!

Come nasce una tua canzone? Quali sono le tue fonti di ispirazione e quale, se c’è, la tua routine creativa?

Ho sentito parlare di questa modalità di scrittura anche altri colleghi cantautori o chi, in generale, scrive musica: c’è una specie di scintilla. Magari sono in strada, oppure adesso che siamo al telefono, sono in un parcheggio… sento un motivo, ascolto la frase di una persona, capto una cosa… vedo un bagliore, non prendermi per matto, che è l’inizio della canzone, che può essere una musica, una parola o qualsiasi altra cosa! Da lì poi quando vado a casa, prendo la chitarra e riesco a sviluppare quella che era l’idea: non devo mai far passare troppo tempo perché altrimenti quella che era l’idea originale va un po’ a perdersi! Grazie agli smartphone e ai tablet appena ho qualcosa in testa la registro e riesco a non perderla, è nato così: un po’ con la vecchiaia poi si arriva anche a poter scrivere su “commissione”… ma chiamiamola esperienza!

Come riesci a bilanciare l’estro artistico nella tua vita e quello che è il tuo lavoro che, a quanto ho letto, è la gestione delle risorse umane della Starswiss di cui sei anche socio fondatore?
La fortuna è stata che, fino a quando lavoravo nei villaggi, suonavo e quindi riuscivo a suonare, fare intrattenimento e scrivere; invece quando ho cominciato a lavorare in ufficio, quindi la fase un po’ meno creativa, forse, è coinciso con il momento in cui ho iniziato a fare seriamente dischi. Questo è il quinto lavoro: essermi fermato ha aiutato. La compensazione è sempre stata molto naturale: nei villaggi suonavo tantissimo, adesso che faccio ufficio scrivo molto di più e faccio dischi. Una sfera alimenta l’altra e l’una attinge dall’altra in maniera naturale.

Sogni e speranze per il futuro prossimo?

Un milione di posti di lavoro per tutti! Sicuramente continuare a fare dischi: a me piace tantissimo il lavoro in studio e poi bisogna conciliare giustamente con un po’ di live, perché gli amici e le persone che mi seguono (numeri piccoli, ma negli anni si è creato un gruppo di affezionati) vogliono ascoltarmi dal vivo. Sono pigro, mi piace lo studio e mi piace fare tanti video e pubblicarli. Il sogno più vicino è quello di fare il prossimo disco in America, magari a Seattle, dove c’è un’atmosfera, una magia… non so perché ma ho questa attrazione! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
29 novembre 2015


Per qualsiasi ulteriore informazione su Skizzo e per approfondire il suo panorama musical-personale  skizzo.tv/Skizzo/Home.html

Comments are closed.