Regione, Cracolici “Serve un governo politico”

SICILIA“In questo contesto serve un governo con un profilo politico”. Lo scrive sul suo blog Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars. “Ho sempre pensato – aggiunge Cracolici – che l’esperienza che ci ha visti protagonisti in Sicilia in questi mesi, avesse come sbocco la costruzione di un’alleanza che rovesciasse i rapporti di forza e aprisse una nuova prospettiva in Sicilia”.
Per il deputato democratico è necessario “ affrontare le questioni più urgenti – ad iniziare da Bilancio e Finanziaria – ma nel frattempo si deve lavorare per rafforzare un’alleanza che possa tenere testa ai soprusi del governo nazionale”.
Il Presidente dei parlamentari democratici propone che questa nuova alleanza sia proposta agli elettori siciliani “già a partire dalle amministrative che chiameranno al voto centinaia di comuni siciliani, compreso quello di Palermo nel 2012”.
Le reazioni non si fanno aspettare, si dice pronto l’Udc. “Voglio solo dire che per quanto riguarda l’Udc il tema di un governo politico alla Regione non è un tabù. Siamo pronti a discuterne nei modi, nei tempi e nelle forme opportune” dichiara Gianpiero D’Alia, Presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore del partito in Sicilia.
Di parere opposto l’Italia dei Valori. “Il Pd in Sicilia ritorni all’opposizione invece di fare inciuci con un Presidente della Regione indagato per mafia”. Ha detto il portavoce nazionale di Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
“Se il partito democratico alle prossime elezioni si alleerà con l’Mpa tanti auguri, – ha aggiunto – noi ci schiereremo con le altre forze politiche che non intendono creare confusione per la gestione delle poltrone”.
All’interno del Partito Democratico le divisioni interne sull’atteggiamento da tenere nei confronti del governo Lombardo non accennano a diminuire.
La commissione per il congresso che avrebbe dovuto deliberare sul referendum sull’appoggio a Lombardo non si è riunita: è mancato il numero legale a causa dell’assenza dei componenti dell’area Lumia.
La questione non è all’ordine del giorno dell’Assemblea regionale del partito convocata per il prossimo 3 aprile a Palermo. La consultazione degli iscritti potrebbe slittare in estate o addirittura dopo. I contrari al referendum cercheranno di fare ostruzionismo e la discussione all’assemblea potrebbe essere particolarmente accesa.

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