Scuola, inserimento ‘a pettine’ per 3.000 precari. Russo (Pd): “E’ solo l’inizio”

SCUOLA – La vicenda risale a due anni fa quando il governo di centrodestra decise di bloccare il piano di inserimento dei precari della scuola, varato dal centrosinistra, e varare i dolorosissimi tagli alla scuola pubblica.
I precari pagarono il prezzo più alto, con il mancato inserimento di migliaia di lavoratori che ogni anno assicurano il sereno ed ordinario svolgimento dell’anno scolastico.
Fra le norme varate dal centrodestra se ne inserì una, voluta dalla Lega nord, per impedire ai docenti meridionali di fare richiesta di inserimento nelle graduatorie del nord. Secondo questa norma, chi intendeva cambiare provincia doveva essere inserito alla fine della graduatoria e non secondo il proprio merito.
Gli esclusi si rivolsero al TAR che diede loro ragione. Il governo, spinto dalla Lega, nel salva-precari inserì una norma per scavalcare la sentenza del TAR. A febbraio a riconoscere il diritto dei precari, a vedersi riconosciuto il merito, interviene la Corte Costituzionale. Anche in questo caso la Lega non vuole rinunciare a questa norma e pensa ad un emendamento da inserire nel milleproroghe, che viene però stoppato dal Presidente Napolitano.
Il ministero a questo punto non sa più che pesci prendere e attende che una soluzione giunga dall’Avvocatura dello Stato o da chissà dove. Intanto la protesta sale e la questione si fa politica. La settimana scorsa 60 deputati, di tutte le forze politiche, scrissero alla Gelmini chiedendole di investire della questione il Parlamento. Oggi la resa. Il Ministero inserirà a pettine, quindi secondo il merito, i docenti nelle graduatorie provinciali.
“Dopo due anni di battaglie contro i poteri forti della Pubblica Istruzione si ottiene giustizia e si ripristina lo stato di diritto”, dice Tonino Russo, deputato Pd componente della Commissione Cultura della Camera, commentando la riformulazione decisa dal MIUR per le graduatorie ad esaurimento del personale docente relative al biennio 2009-2011.
“È solo l’inizio – sottolinea Russo (Pd) – continueremo la battaglia accanto ai precari della scuola perché si porti a compimento il piano di inserimento dei precari varato dal governo Prodi”.
“Adesso – conclude Russo – il ministro Gelmini rinunci alla terza tranche di tagli che provocherebbe effetti sociali devastanti e danni irreparabili alla scuola”

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