Secessione Lombardo

POLITICA – Raffaele Lombardo invoca la secessione della Sicilia. Un’altra intervista del governatore scatena la bufera nel mondo politico siciliano. Questa volta è Il Giornale a dare spazio a quella che il senatore Pistorio si affretta a definire “semplice provocazione”. Ma il danno è fatto. Nono sono pochi gli imabarazzi e le reazioni critiche nel Pd che definisce le esternazioni del Presidente della Regione “deliranti”.
«Ma quale Padania! Ma quale Lega! Sono io, il presidente della Regione Siciliana, che dice a voi del Nord: basta così, la secessione la facciamo noi. La Trinacria se ne va, è prontissima ad arrangiarsi da sola».
«Da indipendenti, ce la caveremo meglio che restando sotto la tutela di Roma. Vogliono invece costituire le macroregioni o i cantoni, come li chiamava il professor Gianfranco Miglio, ideologo della Lega? Affare fatto. A me sta benissimo ugualmente: Padania, Centro, Sud. A patto che siano abolite tutte le sperequazioni. Se un milanese può raggiungere Roma col pendolino in tre ore, non vedo perché io per recarmi in treno da Catania a Palermo debba impiegarci 5 ore a percorrere appena 180 chilometri ».
Secondo Lombardo la Sicilia avrebbe tutto da guadagnarci da una scissione «Le sole entrate fiscali derivanti dalla raffinazione del petrolio negli impianti di Gela, Milazzo, Augusta, Ragusa, Priolo e Melilli ci bastano e avanzano per essere autosufficienti insieme con altre regioni».
«Lo Stato italiano incassa in Sicilia dieci miliardi di euro. Ci lascino quello che è dei siciliani e noi siamo a posto».
Mentre nelle edicole venivano distribuite le copie de Il Giornale, Salvatore Giuliano, che per primo aveva proposto la secessione dalla Sicilia, si rivoltava nella tomba. Letteralmente! Il suo corpo è stato riesumato per fare chiarezza sulla morte del bandito, ucciso 60 anni fa, dopo le denunce presentate nei mesi scorsi da storici, giornalisti e persino da un medico legale. Coincidenze?
L’intervista di Raffaele Lombardo a Il Giornale

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