Terza età, Misterbianco revoca l’assistenza domiciliare protestano lavoratori e anziani

SICILIA – Duecento anziani di Misterbianco (Catania) da gennaio sono senza assistenza domiciliare e 19 operatori rischiano di perdere definitivamente l’occupazione.
E’ questo l’effetto provocato dalla revoca dell’aggiudicazione del servizio di assistenza domiciliare alla cooperativa sociale Don Luigi Sturzo che se ne sarebbe dovuta occupare per due anni, da gennaio 2011 a dicembre 2012. Lo scorso dicembre, infatti, il Comune di Misterbianco ha revocato l’aggiudicazione dell’assistenza domiciliare agli anziani ritenendo che la spesa conseguente all’affidamento del servizio non risultasse più compatibile con gli stanziamenti del bilancio 2011 e del pluriennale 2011/2012.
Per protestare contro il provvedimento assunto dal Comune di Misterbianco, stamattina davanti al Municipio anziani e lavoratori hanno inscenato una rumorosa protesta per ottenere risposte dall’amministrazione comunale. Muniti di striscioni, megafoni e fischietti, oltre alla ventina di operatori rimasti senza lavoro, c’erano anche molti degli anziani che non hanno voluto mancare all’appuntamento per far valere i loro diritti.
Secondo i lavoratori non corrisponde al vero che la sospensione del servizio di assistenza domiciliare sarebbe dovuta ad un taglio di fondi operato dal governo regionale.
“I fondi per l’assistenza domiciliare sono per lo più incassati dal Comune attraverso i trasferimenti regionali destinati esclusivamente a questo capitolo di spesa e la recente Legge Finanziaria Regionale per l’anno 2011 non ha ridotto in alcun modo i fondi ad essa destinati” spiega Giovanna Marletta,  assistente sociale coordinatrice del servizio di assistenza agli anziani.
“È la prima volta in vent’anni – prosegue – che il servizio viene sospeso per un periodo così lungo. Noi siamo rimasti senza lavoro e gli anziani sono atterriti dalla prospettiva di rimanere senza assistenza tanto che, pur in precarie condizioni di salute, sono venuti stamattina a manifestare insieme a  noi”.
In tarda mattina una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in Municipio dal vice sindaco di Misterbianco, Franco Galasso, che ha ribadito il taglio del servizio di assistenza domiciliare.
“Siamo molto delusi, ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci – hanno dichiarato i membri della delegazione – ci organizzeremo e protesteremo ancora perché questo taglio è ingiustificato e intollerabile. Così a Misterbianco si cancella l’assistenza socio-assistenziale che deve essere garantita ai cittadini, e soprattutto agli anziani, fascia debole ed indifesa della nostra società”.
A sostenere i lavoratori della cooperativa “Luigi Sturzo” anche Legacoop Catania. “Condividiamo le motivazioni che sono alla base della protesta dei 19 lavoratori per la revoca del servizio alla cooperativa sociale “Luigi Sturzo” dell’aggiudicazione del servizio di assistenza domiciliare agli anziani, da parte dell’ amministrazione comunale di Misterbianco” afferma il presidente provinciale di Legacoop, Giuseppe Giansiracusa.
“Da tempo insieme ai sindacati confederali, a Confcooperative e Confcommercio, – prosegue Giansiracusa – abbiamo denunciato i limiti delle scelte dell’ amministrazione locale, che penalizza fortemente la cittadinanza e soprattutto le fasce più deboli. Abbiamo richiesto un incontro al Sindaco, offrendo il nostro contributo di idee, ma la nostra richiesta di confronto, sebbene ribadita più volte, non è stata accolta”.
“Riteniamo che la riduzione dei finanziamenti ai Comuni non debba in alcun modo penalizzare le fasce sociali più deboli, ed oltretutto, da quel che ci è dato sapere – conclude il presidente di Legacoop – il comune di Misterbianco, ha ottenuto gli stessi trasferimenti di finanziamento statali e regionali degli anni passati e ha l’obbligo di legge di destinare il 25 % ai servizi sociali”.

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