Vino in Borsa, Italian wine brands verso acquisizione da 50 milioni

Vino in Borsa, Italian wine brands verso acquisizione da 50 milioni

Il vino italiano in Borsa, altre possibili novità in arrivo. Italian wine brands punta ad acquisire, “entro la fine dell’anno” , un’azienda vinicola italiana che abbia “cinquantamilioni di euro di fatturato” per poi passare sul mercato principale di Borsa italiana “nel corso del 2016”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della società, Simone Strocchi, a margine del convegno sull’evoluzione delle Spac nel mercato italiano a Palazzo Mezzanotte.

“Vogliamo crescere – ha spiegato Strocchi, secondo quanto riportato dall’Ansa – soprattutto per acquisizioni e abbiamo tanti dossier sul tavolo”. L’obiettivo di Italian wine brands è di procedere verso “nuovi consolidamenti” e di arrivare, tramite la nuova rilevazione, ad “un fatturato di duecentomilioni di euro, rispetto ai centocinquantamilioni di oggi”. Italian wine brands, nata dall’unione tra Giordano Vini (Piemonte) e Provinco Italia (Trentino Alto Adige), è stata la prima azienda vinicola italiana a quotarsi in Borsa, debuttando a Piazza Affari sul segmento Aim a fine gennaio 2015.

Il Gruppo IWB è un operatore di riferimento nella produzione e distribuzione di vini e svolge l’attività di direzione per le società del Gruppo oltre che l’attività di direzione e coordinamento detenendo direttamente le partecipazioni di controllo nelle principali società del Gruppo: Giordano Vini Spa e Provinco Italia Spa. L’attività di Italian wine brands è articolata attualmente in due differenti linee di business: il Segmento Giordano che comprende le attività relative alla produzione e distribuzione di vini e, in misura minore, alla commercializzazione di altri prodotti alimentari, principalmente attraverso il canale della vendita a distanza direttamente ai clienti finali (“VAD”) e in misura residuale attraverso il canale export; il Segmento Provinco che comprende le attività relative alla produzione e distribuzione di vini sui mercati internazionali per la grande distribuzione organizzata (“GDO”) internazionale.



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