Vino, logo del Giubileo su Frascati Superiore vigne Camaldolesi

Vino, logo del Giubileo su Frascati Superiore vigne Camaldolesi

Il Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione ha concesso all’Azienda Agricola Valle Vermiglia il diritto di utilizzare per Eremo Tuscolano, un Frascati Superiore, il logo ufficiale del Giubileo della Misericordia come veicolo di comunicazione del messaggio dell’Anno Santo Straordinario indetto da Sua Santità Papa Francesco. Lo ha annunciato, in una nota, la stessa azienda vinicola dei Castelli Romani nel ricordare che il Frascati Superiore Eremo Tuscolano è il risultato di un progetto di recupero dell’attitudine agricola dei terreni disposti attorno all’Eremo dei Camaldolesi di Monte Corona, nelle terre del Frascati, una dimensione spirituale che si apprezza “respirando” il silenzio in cui crescono i vigneti, filari che fungono da recinto naturale per la struttura di clausura a custodia dell’isolamento contemplativo dei monaci e della continuazione di una storia millenaria.

L’apposizione del sigillo MisericordesSicut Pater sulle bottiglie del Frascati Superiore Eremo Tuscolano, sottolineano i produttori, “è un segno del legame che unisce Frascati con la sua storia millenaria, il Vino e la Chiesa. Quello tra Frascati e la Chiesa è un legame forte e dalle radici molto profonde, che si ritrova in innumerevoli testimonianze storiche: le vigne di Frascati si trovano già citate nel 687 in una bolla di Papa Sergio I (687-701) e nella metà del sedicesimo secolo si registrano autorevoli segnalazioni sulla qualità dei vini che producevano in quei luoghi. La più importante sicuramente fu quella di Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III (1534-1549) che li riteneva i migliori dell’epoca.

Del resto, Il legame tra vino e istituzioni ecclesiastiche, nel suo valore teologico più profondo, ha sempre avuto una rilevante importanza nella riflessione di filosofi e mistici durante tutta la storia della Chiesa: da simbolo del nutrimento dell’anima ad alimento per il nutrimento del corpo. Le comunità monastiche e conventuali hanno perpetuato per secoli la coltivazione della vite. Che fosse per la produzione del Vino da messa o per il sostentamento, esse hanno comunque tutelato il patrimonio vitivinicolo di tutta l’Europa e segnato profondamente la storia della viticoltura moderna”. » red
8 giugno 2016


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