Più controlli e più sicurezza in vista di Calici in festa, l’evento che si svolge in 140 comuni italiani per celebrare il vino, al quale sono attesi oltre un milione di enoturisti. Come ogni anno, infatti, i vigili urbani e le forze dell’ordine saranno in piazza per garantire che tutto proceda al meglio, ma quest’estate sarà rinforzata la vigilanza sulla manifestazione in programma la notte del 10 agosto. L’Associazione Nazionale Città del vino sta scrivendo infatti a tutti i sindaci dei Comuni che aderiscono a Calici di Stelle per sollecitare un maggior impegno sulla sicurezza e sul controllo dell’ordine pubblico per garantire il regolare e pacifico svolgimento della festa.
Numerose le iniziative in calendario: musica, centinaia di degustazioni e poi spettacoli teatrali, osservazione delle stelle con i telescopi dell’Unione Italiana Astrofili e iniziative dedicate ai temi del dialogo, della cultura, della non violenza. A Petruro Irpino (Av) il Comune e Città del vino abbracciano gli scopi sociali dell’Associazione “No vuol dire No” promuovendo la non violenza e il rispetto alla persona, in particolare la lotta alla violenza su donne e minori. A Sennori (Sassari) “La Festa si Tinge di Rosso” per onorare le donne vittime di femminicidio, mentre a Sant’Arcangelo di Romagna (Ri) il tema di Calici di Stelle sarà “Bere Bene con Moderazione”. A Siena, infine, per coinvolgere la terza età è prevista un’anteprima in collaborazione con l’azienda ASP e la coop Mediterranea Onlus, il 9 agosto al “Campansi”, dove dalle 18 alle 20 alcuni rappresentanti del Comune e di Città del vino incontreranno gli ospiti della residenza per un brindisi inaugurale.
Il programma è pubblicato in dettaglio regione per regione sul sito di Città del vino. “Quest’anno le Città del vino saranno ancora più numerose – annuncia il presidente dell’associazione, Floriano Zambon – Una festa così importante, che convoglierà in 140 Comuni oltre un milione di persone, è una grande prova di forza del turismo del vino italiano, un fenomeno che non è una sagra del mangiare e bere ma un volano di sviluppo economico per tanti territori minori, che magari soffrono la marginalità geografica rispetto ai grandi centri, ma con un potenziale che può portare un incremento di ricchezza all’Italia intera e un messaggio da veicolare sulla qualità. Una qualità che si fa globale e omnicomprensiva: dell’ambiente, dello stile di vita, della cultura e dei rapporti tra le persone” .
27 luglio 2016
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