Yves Saint Laurent lancia il nuovo profumo: Black Opium

Yves Saint Laurent lancia il nuovo profumo: Black Opium

Era il 1977 quando la maison francese Yves Saint Laurent, rinomata per stile, eleganza e avanguardismo, lanciava Opium, la fragranza delicata, per donne sofisticate ed eleganti, che venne però davvero apprezzata solo nel 2000, quando Tom Ford, al tempo direttore creativo YSL, la rilanciò con una controversa campagna pubblicitaria che presentava una curvy Sophie Dahl completamente senza veli.
E adesso, 14 anni dopo, la grande maison francese lancia una nuova versione di questa ormai iconica fragranza firmata Yves Saint Laurent, che però si presenta sotto toni più dark, più urban e più rock: Black Opium, presentata da una grintosa e rock Edie Campbell, dalla bellezza enigmatica e i capelli nero corvino. La campagna è firmata dal fotografo spagnolo Txema Yeste e dal regista Daniel Wolfe, entrambi abili nel ritrarre in maniera perfetta l’essenza sia della fragranza che di Edie.
Black Opium, come anche molti altri prodotti cosmetici e per la cura del corpo firmati Yves Saint Laurent, sono reperibili non solo nei punti vendita tradizionali, ma hanno cominciato a spopolare anche su internet. Ad esempio la profumeria Douglas.it ha dedicato alle creazioni di Yves Saint Laurent un’intera sezione.
Black Opium è stato il risultato della collaborazione di quattro grandi profumieri internazionali: Nathalie Lorson, Marie Salamagne, Honorine Blanc e Olivier Cresp, che hanno creato questo profumo giocando sul contrasto tra oscurità e luminosità, intensità e leggerezza, presente e passato. Si tratta di una fragranza di nuova generazione, molto originale e ricca di sfaccettature, seppur fedele alle sue origini.
Ecco quindi che, se la si annusa attentamente, si scopre la nota intensa del caffè nero scelta da Nathalie Lorson, poi la croccante pera e il pepe rosa scelti da Marie Salamagne sull’ispirazione di un accordo rock, ma anche il bouquet di fiori bianchi, tripudio di luminosità scelto da Honorine Blanc, il tutto coronato dal carattere intenso, che crea dipendenza, su cui si concentra Olivier Cresp, giocandosi la carta segreta dei baccelli di vaniglia, del cedro e del patchouli, il tutto finemente equilibrato, per comporre questa sinfonia rock, ma al contempo molto femminile e leggera.
Concentrandosi dunque sul tema della dipendenza, esplorato da un punto di vista rock e moderno, Black Opium mira a ricordare le scariche di adrenalina generate da una vita intensa, proponendosi come partner ideale per una donna che vuole essere sensuale, libera, indipendente, sfrontata, ma senza mai perdere femminilità ed eleganza.
E Black Opium vuole forse anche andare a sottolineare il cambio di rotta che il marchio parigino ha preso con l’ingresso alla direzione artistica dell’enfant terrible Heidi Slimane, che, dopo aver eliminato Yves dal nome del brand, ora chiamato solo Saint Laurent, sta rivoluzionando la maison sotto tutti i punti di vista, senza abbandonare le origini, ma proponendo un look molto più rock e moderno. Non solo ha rivoluzionato collezione e accessori, ma ha anche optato per un profondo restyling di tutti i negozi del marchio, adottando un tipo di architettura e di design particolarmente emozionante e minimalista.
Si tratta di un momento di svolta che, per quanto abbia fatto discutere, ha anche portato i suoi frutti, facendo crescere in maniera vertiginosa la fama e l’apprezzamento che Saint Laurent riscuote in tutto il mondo. Scelte vincenti, quelle compiute da Slimane, che ha indicato una nuova rotta per questo marchio che, comunque, non ha perso la sua inconfondibile eleganza e quello charme tutto francese che lo ha sempre caratterizzato.
E Black Opium è solo l’ennesima conferma che i passi mossi da Slimane sono quelli giusti. Per quanto seguendo un altro percorso, la traccia di innovazione che il nuovo direttore artistico mantiene ricorda moltissimo quella del genio fondatore della maison, Yves Saint-Laurent, che senza timore ha proposto le sue innovazioni e le sue visioni nel mondo della moda, rivoluzionandolo. » Susanna Giordani
19 settembre 2014

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