Agrumicoltura, Pd: “Governo riconosca stato di crisi”

La Camera ha approvato un ordine del giorno promosso dal Partito Democratico, primo firmatario Giovanni Burtone, per “fronteggiare la grave crisi economica dell’agrumicoltura che sta determinando gravi effetti sociali in vaste aree del Mezzogiorno”.
Per Burtone “il Governo dovrebbe adesso trattare in sede comunitaria per affrontare l’emergenza e riconoscere lo stato di crisi. Servono inoltre opportune iniziative per debellare fenomeni speculativi, l’obbligo del doppio prezzo all’origine e al consumo come deterrente all’ingiustificato divario tra prezzi riconosciuti all’agricoltore e prezzi praticati nei mercati nonché a ritirare dal mercato una quota consistente di prodotto per destinarlo a interventi umanitari”.
Attualmente infatti il prezzo alla produzione delle arance sarebbe di soli 5 centesimi, mentre ai consumatori un chilo di arance arriva a costare anche oltre i 2 euro.
L’ordine del giorno, inoltre, impegna il Governo ad abbattere i costi di produzione azzerando le accise del carburante per usi agricoli, ridurre al 4 per cento l’IVA sui mezzi di produzione, stabilizzare le riduzioni degli oneri previdenziali, ed abbassare il costo del denaro.

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