Aldo Macchi e il suo “SpettAttori”: metti una sera, Edgar Lee Masters e De André a Varese…

Aldo Macchi e il suo “SpettAttori”: metti una sera, Edgar Lee Masters e De André a Varese…

Aldo Macchi, di Varese, classe ’90, è un ragazzo con una laurea in filosofia e un master in comunicazione musicale che ha deciso di seguire una delle sue tante passioni: la scrittura.
Con il suo “SpettAttori” si è buttato a capofitto in una avventura che racchiude anche la sua altra grande passione: la musica. Avventura vera e propria: Aldo ha prodotto il libro in formato ebook e cartaceo sulla piattaforma Youprint e adesso punta a promuoverlo attraverso social e passaparola, online e offline, grazie alle presentazioni che ha in programma.
La vicenda narrata nel libro prende spunto sia dall’antologia di Spoon River che, appunto, da “Non al denaro non all’amore né al cielo”, quinto album in studio di Fabrizio De André e da un evento che ha davvero preso luogo in un locale di Varese.
Edgar Lee Masters incontra il cantautore genovese in un bar di Varese e la penna di Aldo cattura questo incontro in maniera originale e coinvolgente, con uno stile avvolgente e tutt’altro che banale.
Gli abbiamo fatto un paio di domande, ma per saperne di più non vi resta che acquistare la vostra copia di “SpettAttori” e iniziare questo viaggio lungo un libro, che vi porterà ben più lontano di quanto potete immaginare.

 Come è nata l’idea per questo tuo romanzo?
Un’idea nata da una storia vera. La serata che descrivo nel mio romanzo è realmente accaduta e credo sia uno di quei momenti che capitano a molti, dove tutto si racconta e ti colpisce, sentendoti all’interno di un film. De André è sempre stato la mia passione: i versi in musica che davano ai miei pensieri le parole che non ero in grado di dare. La letteratura la mia seconda passione, i diciottesimi la mia realtà. Un mix esplosivo che mi ha lasciato nel cuore un insieme di emozioni che dovevo in qualche modo liberare, esprimere, riadattare. E così ho iniziato a scrivere, a sdoppiarmi e immedesimarmi in quelle personalità così diverse tra loro: è stato molto divertente e sono contento che ne sia nato “SpettAttori”. Ho cercato di offrire in prosa quel che magistralmente l’Antologia di Spoon River rende in poesia. Nel mio libro però sono ancora tutti vivi e in grado di prendere in mano la loro vita.


Sogni nel cassetto e progetti per il futuro?
Quello di pubblicare il libro è un sogno nel cassetto che ho appena realizzato, a cui segue quello di poter trovare molta gente interessata a leggerlo. Sapere che quel che ho da dire interessa alla gente appassionata alla lettura è il prossimo sogno da realizzare. Poi ovviamente ne ho tanti altri, dalla famiglia felice in una casa con giardino, a quella di ricevere una telefonata da Cristiano De Andrè dove mi dice che ha apprezzato quel che ho scritto. Chi mi ascolta in questi miei vaneggiamenti dice che vivo in mezzo agli unicorni, ma sognare è il nutrimento delle passioni, e a me questo basta per poter affrontare ogni giorno col sorriso. Per cui direi che progetto il mio futuro cercando di realizzare questi sogni che tengo nel cassetto. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
1 dicembre 2014

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