Bus Theater: inizia il viaggio del Napoli Teatro Festival Italia

Bus Theater: inizia il viaggio del Napoli Teatro Festival Italia

È iniziato lo scorso 2 giugno a Morigerati, località collinare del Cilento, il viaggio del Bus Theater che scandirà i 14 giorni che mancano all’inizio del Napoli Teatro Festival Italia 2016, diretto da Franco Dragone e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival.
In Piazza Piano della Porta, dove è già stato posizionato il mezzo, apre al pubblico un vero e proprio teatro su gomme, una curiosa struttura viaggiante – con una sala attrezzata per 25 posti a sedere nella parte superiore e una fiancata open space che funge da ribalta per gli spettacoli all’aperto – che accoglierà, fino al prossimo 26 giugno, il pubblico di vari centri della regione, da Avellino a Benevento, passando per Caserta. Due gli spettacoli in programma:
– Sinfonia n.5 per teatro a Motore, scritto e interpretato da Ilaria Cecere, Alessio Ferrara, Federica Gattei e Domenico Santo, videomapping Simone Memè, luci e suono di Giacomo Vitiello, uno spettacolo site-specific creato ed allestito proprio per questo inusuale  palcoscenico. Una piccola sinfonia visiva creata interamente e a partire dalle suggestioni e dalle possibilità offerte da questo grande teatro a motore, immaginato e concepito come un gigantesco strumento da “suonare”.  L’orchestra è costituita da un gruppo di 5 performer e attori di varia formazione che danno vita ad uno spettacolo corale, basato sulla fusione di diversi linguaggi scenici: teatro, danza, circo, teatro di strada e visual art. “Come dei bambini che giocano con un gigante di ferro – si legge in una nota della compagnia – la nostra ricerca parte dall’unicità dello spazio scenico che ha aperto squarci immaginifici sul mondo del viaggio, reale ed onirico, sul desiderio di attraversare paesaggi e mondi impossibili, sulla libertà e sul limite, sul processo di trasformazione che ogni viaggio sottende”.
– Frankenstein ‘o Mostro, nuova commedia musicale dei Posteggiatori Tristi, scritta e diretta da Sara Sole Notarbartolo con Pietro Botte, Roberto Caccavale, AnneLaure Carette, Valentina Curatoli, Davide d’Alò, Emanuele Esposito, Rosario Giglio, Ivan Virgulto. In scena una “terrificante” commedia musicale che adatta temi, personaggi ed atmosfere del romanzo di Mary Shelley – e delle sue varianti letterarie, cinematografiche e televisive – alle melodie e alla comicità dei Posteggiatori Tristi. Un esperimento drammaturgico che cuce insieme mito gotico e comicità partenopea, romanzo epistolare e disavventure del teatro di varietà, pop music e canzone napoletana, così da rimandare al corpo del mostro stesso. Il triste Frankenstein assume su di sé anche il senso che il termine ‘o mostro richiama nello slang napoletano: qualcosa di superlativo, un superlativo assoluto. La commedia gioca anche ad esorcizzare con leggerezza alcuni mostri del nostro tempo: la precarietà, lo sfruttamento e l’alienazione nel mondo del lavoro, così come il deprezzamento del ruolo sociale dell’artista, sempre più spesso visto come un fannullone privilegiato o uno sconsiderato che non si preoccupa di essere produttivo e che perciò va relegato ai margini della comunità. » red
6 giugno 2016


Comments are closed.