Bye bye Italia!

Bye bye Italia!

Questo periodo moltissimi dei miei amici stanno lasciando l’Italia, i loro paesi, le loro attività, le loro famiglie e i loro amici per spiccare il volo e tentare fortuna a Londra.
Lì per lì, i primi tempi, li ho invidiati moltissimo, volendo emularli e lasciando mano libera alla mia fantasia, che mi vedeva già impegnata alla scuola di giornalismo di Londra, tra una mostra e uno spettacolo a teatro, colloqui di lavoro e ricerca disperata di rendere realtà il sogno.
Poi però, al quarto amico che mi ha comunicato la sua scelta ho cominciato a sbiancare: ma tutte a Londra stanno andando le nostre risorse? Non per niente, ma la cosa mi allarma moltissimo per quelle che sono le sorti della nostra beneamata e beneodiata Italia.
Così ho colto l’occasione al volo e ho fatto qualche domanda ad Alice che, insieme a suo marito, hanno colto la palla al balzo, non appena si è presentata l’occasione, e si sono trasferiti a Londra.

Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?
Era da un pò che, insieme a mio marito, pensavamo di lasciare l’Italia per vivere un’esperienza all’estero. Appena lui ha ricevuto l’offerta per un nuovo lavoro a Londra ci siamo decisi!
Come ti stai trovando a Londra?
Londra è stupenda, bellissima da vivere e piena di opportunità, per il momento non ho rimpianti!
Che preparazione scolastica hai avuto in Italia e quale lavoro avevi in patria? Cosa ti si sta prospettando in Inghilterra, invece, a livello professionale?
Sono laureata in Scienze Politiche con un master in conduzione radiofonica e, in Italia, ho sempre lavorato nella comunicazione, come giornalista, content editor e ufficio stampa. Per il momento, anche in Inghilterra, sto cercando di rimanere nel mio campo, ma ho appena iniziato la ricerca, quindi per ora non mi sbilancio e incrocio le dita.
Quali sono le differenze più grandi tra Italia e UK?
Giusto per citare le più evidenti: il meteo (qui siamo già col piumino), l’estrema facilità nello sbrigare le pratiche amministrative inglesi e naturalmente il cibo: qui c’è l’imbarazzo della scelta tra le mille cucine etniche e non si conosce certo … noia gastronomica, d’altro canto la mancanza della cucina italiana si sente eccome.
Qualche aneddoto carino che ci puoi raccontare di questi primi tempi inglesi?
Dopo i primi tempi passati a storcere il naso di fronte alle colazioni ipercaloriche, stiamo entrando nel tunnel. Domenica scorsa, ma bisogna dire che erano già le 11.30, ci siamo fritti due uova per poi accompagnarle con salame e torta al formaggio.
Qualche consiglio per chi pensa di fare il tuo stesso passo?
Per chi sceglie Londra direi, prima di tutto, di rispolverare un pò l’inglese prima di partire, mettere in valigia una buona guida turistica (perché contengono anche tante informazioni utili su trasporti, salute e prezzi) e poi: buttarsi!

» Chiara Colasanti
TW @lady_iron
17 novembre 2013

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