Caldo africano, 200 milioni di danni nelle campagne: ortaggi e frutta ‘bruciati’

Caldo africano, 200 milioni di danni nelle campagne: ortaggi e frutta ‘bruciati’

E’ di almeno 200 milioni di euro il primo bilancio dei danni causati in un mese dal caldo africano nelle campagne italiane, tra ortaggi, frutta e mais bruciati dal sole, cali di produzione di latte e uova e maggiori costi energetici e di irrigazione, tanto che in alcune zone come la Lombardia è stato chiesto lo stato di calamità.

A fare i primi conti degli effetti dell’eccezionale ondata di afa è la Coldiretti, con le temperature record di luglio (minime superiori di 3,7 gradi alla media del periodo) che stanno letteralmente ‘bruciando’ la frutta e gli ortaggi, compresi i trapianti di maggio e giugno del pomodoro, così come sono in difficoltà le coltivazioni di mais necessarie per l’alimentazione degli animali che hanno bisogno di una adeguata irrigazione. Ed è allarme anche per il livello del fiume Po dal quale dipende gran parte dell’irrigazione dei prodotti più rappresentativi del made in Italy.

Al calo della produzione dovuto allo stato di sofferenza delle piante si aggiungono dunque – sottolinea la Coldiretti – i maggiori costi per farle sopravvivere. E c’è anche un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo

22 luglio 2015

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